Cronaca di Frosinone

Martedì 12 Marzo 2002
CASTRO DEI VOLSCI
I medici si associano: nuovi servizi ai pazienti

Non sarà più tanto difficile trovare un medico a qualsiasi ora del giorno. I medici di famiglia che esercitano a Castro dei Volsci, in collaborazione con il Comune e con la Asl, hanno attivato un servizio denominato “Medicina in associazione". Così, tutti i giorni, per tre ore la mattina e tre il pomeriggio, i medici di famiglia (Tellina, Loffredi, De Padua e Migliori) si alterneranno presso i locali comunali dell’ex consultorio (a Madonna del Piano) mettendosi a disposizione di tutta la cittadinanza. «Lo scopo dell’iniziativa - spiega il vicesindaco nonché assessore alla Sanità Marco Caracci - è quello di offrire un servizio quantitativamente e qualitativamente migliore ai cittadini. Chi avrà bisogno di un dottore al di fuori dell’orario di sevizio del proprio medico di famiglia, potrà rivolgersi al dottore di turno della medicina di gruppo. Siamo convinti che sia un ottimo servizio a disposizione non solo degli abitanti di Castro, ma anche di quelli dei paesi limitrofi. Intendiamo creare un nucleo di assistenza completo che possa contribuire positivamente al decentramento dei servizi sanitari». L’obiettivo di “Medici in associazione", infatti, è quello di attivare, negli stessi locali, servizi di medicina preventiva come campagne di vaccinazione e screening per le malattie più diffuse (diabete, ipertensione); ma anche diagnostica come ecografie, pap test, spirometrie. Allo stesso tempo i medici associati si impegneranno per organizzare campagne di informazione ed educazione sulle patologie con la collaborazione di specialisti. «Oltre a questi servizi - dichiara Marco Caracci - potrebbe essere possibile ospitare, negli stessi locali, anche un laboratorio convenzionato con la Asl per il prelievo e le analisi del sangue. Da una società di Frosinone è stata infatti presentata una richiesta in tal senso al Comune. La società è disposta a fornire il servizio (in regime di convenzione con l’Asl) e in più a pagare l’affitto per i 150 metri quadrati che occuperebbe nell’ex consultorio. Come amministrazione sentiamo il dovere di dare il massimo per far funzionare il servizio e garantire i nostri cittadini. Ma penso che la cosa più importante sia la disponibilità dei medici che hanno accettato di prestare il loro servizio non solo ai loro mutuati, ma all’intero paese».

M. F.