Cronaca di Frosinone

Martedì 5 Marzo 2002

Premi di risultato alla Asl, critica la Rsu
La componente sindacale accusa la direzione di avere deliberato unilateralmente

di SILVANO CIOCIA

IL segretario della Rsu Giulio Rossi proprio non ci sta a quanto disposto dal Manager della Ausl Carmine Cavallotti circa l’erogazione del 40% dei benefici economici relativi alla indennità di risultato 2001, inserita nella busta paga di marzo.
«L’iniziativa non è stata concordata con i sindacati ? afferma irritato Giulio Rossi ? ed è stata invece una decisione assolutamente autonoma adottata dal direttore generale, che noi, peraltro, non approviamo.»
E chiarisce con una luna nota indirizzata al personale che il sistema di acconti è disciplinato dal contratto integrativo aziendale che prevede la corresponsione nella misura del 50% nel 2001. Di contro non è stata fornita alcuna informazione sull’analisi dei progetti effettuata dai componenti del Nucleo di valutazione che pare abbiano stravolto i criteri indicati nell’accoro decentrato. Il metodo seguito dal Nucleo insomma è duramente contestato dalle organizzazioni sindacali. «Nel corso della riunione dello scorso 14 febbraio - continua il Segretario della Rsu - le organizzazioni hanno chiesto a chiare note la corresponsione dell’indennità di risultato dell’anno 2001 (per l’intero importo del relativo fondo) con le stesse modalità adottate dall’amministrazione per il 2000. La Ugl invece ha chiesto che la liquidazione dell’indennità avvenga secondo quanto previsto dal contratto collettivo. Il comportamento dell’amministrazione - aggiunge Giulio Rossi - rende ancora più difficile il ripristino di corrette relazioni sindacali ove si consideri l’estrema incoerenza delle decisioni adottate dalla direzione aziendale che tengono ad inasprire i torni della polemica e che vedono aumentare lo scarso grado di considerazione della «direzione strategica» rispetto alle problematiche relative ai servizi resi all’utenza ed alle condizioni di lavoro economiche del personale dipendente. Con il perdurare di questo atteggiamento - conclude piuttosto polemico il sindacalista - l’Ausl di Frosinone conquista sempre più il titolo di vera e propria «Cenerentola» tra le aziende sanitarie del Lazio e del resto d’Italia».