Cronaca di Frosinone

Sabato 20 Aprile 2002
Cassino/L’azienda sanitaria servirebbe duecentomila abitanti anche di Atina e Pontecorvo
Foglietta: sì alla nuova Asl
Gli amministratori comunali ascoltati in commissione Sanità

di DOMENICO TORTOLANO

Una nuova Asl per il comprensorio Atina-Cassino-Pontecorvo per migliorare i servizi sanitari di una popolazione di circa 200 mila abitanti. E' quanto hanno auspicato gli amministratori comunali di Cassino nell'audizione alla Commissione regionale alla sanità, presieduta dall'onorevole Alessandro Foglietta. Che ha valutato positivamente la proposta. L'ex consigliere regionale Giuseppe Gentile, a nome degli altri promotori, ha illustrato i motivi che hanno spinto il circolo "Progetto Nuova Cassino" a presentare la proposta di legge evidenziando tutta una serie di considerazioni e dati che sono stati condivisi da tutti i membri presenti: Alfredo Pallone e Raffaele D'Ambrosio (F.I.), Luciano Ciocchetti (C.C.D.), Giacomo Troya (D.E.), e Romolo Rea (R.C.). Il presidente Foglietta ha detto che la proposta punta alla revisione degli attuali ambiti territoriali delle Asl, ed è un segnale che va perciò colto perché c'è la necessità di un riequilibrio degli stessi, non solo a livello di provincia di Frosinone, ma di tutto il Lazio. Della necessità di tale riequilibrio ha comunicato di averne parlato, prima dell'incontro, anche con l'assessore alla sanità Saraceni. Ciocchetti ha sottolineato che la proposta evidenzia un problema vero, che va affrontato nell'ambito della revisione del Piano sanitario regionale, da organizzare sul modello della Regione Lombardia mentre Pallone ha detto che il problema esiste, per cui la Regione deve farsene carico organizzando un sistema sanitario che tenga conto delle esigenze del territorio. Rea ha ricordato che la Legge regionale 18/94, che portò all'accorpamento delle Usl, va rivista considerato il contesto politico in cui fu varata (si era in piena tangentopoli), mettendo in rilievo che i distretti non hanno risolto le difficoltà esistenti. Troya si è dichiarato contento del fatto che la proposta presentata dal circolo culturale di Cassino riapre il dibattito intorno ad una esigenza reale, che è quella di rivedere con urgenza gli attuali ambiti territoriali delle Asl. Nel 1994, ha ricordato ancora Troya, prevalse l'idea, rivelatasi poi sbagliata, che l'accorpamento potesse portare alla riduzione della spesa sanitaria.
Importanti sono stati considerati i dati forniti da Gentile sulle Asl delle altre regioni, e sul deficit accumulato da quelle del Lazio che ammonta a ben 857 milioni di euro, mentre quello dell'Asl di Frosinone è di 100 milioni, che, secondo un'indagine del Sole 24 Ore, pone la nostra azienda sanitaria ai primi posti della graduatoria nazionale.