Cronaca di Frosinone

Giovedì 16 Maggio 2002
MEGA APPALTO ALLA ASL
Ex manager e funzionari alla sbarra

di RAFFAELE CALCABRINA

«Il processo non si deve fare e gli atti debbono tornare al giudice per le indagini preliminari». È cominciato con una serie interminabile di eccezioni procedurali, sollevate ieri dai difensori, il processo che vede coinvolte otto persone per turbativa d’asta nell’ambito di alcuni appalti dell’Asl. Nell’aula del tribunale del capoluogo erano presenti gli imputati che sono l’ex direttore generale dell’Asl di Frosinone Giuseppe Torti, più i componenti della commissione che aggiudicò nel 1995 l’appalto per la progettazione dei nuovi ospedali di Cassino e Frosinone. Ovvero Pio Pilozzi di Acuto, Giancarlo Zonfrilli di Pontecorvo, Antonio Pantanella di Arpino, il sindaco di Roccadarce Francesco Belli, gli ingegneri Giuseppe Lupoi e Silvio Mancini, l’avvocato Pietro Sciuba, gli ultimi tre tutti di Roma. Secondo l’accusa, nel bando di gara vi erano delle clausole non chiare allo scopo di pilotare la gara stessa. La difesa, rappresentata dagli avvocati De Cesaris, Ferrazza, Di Giovanni, Fortuna e Delitta, ha eccepito subito la nullità del decreto che ha disposto il rinvio a giudizio. I legali hanno puntato l’indice «sull’indecifrabilità e genericità del capo di imputazione», nonché su una motivazione lunga ben 23 pagine. Contro l’accoglimento di tali richieste si sono opposti il pm Tonino Di Bona e le parti civili. Il giudice Pierluigi Cianfrocca ha deciso comunque di riservarsi ogni decisione alla prossima udienza, fissata per il 22 maggio.