Cronaca di Frosinone

Venerdì 17 Maggio 2002
Della Posta: «Un anno fa scoppiò il caso dei barellieri (mai assunti). Ora quello dei centralinisti»
«Stop alle assunzioni elettorali»
L’assessore provinciale al Lavoro denuncia le ambiguità dell’Asl

di ALESSIO PORCU

Sbuffa, strilla al telefono, si agita in continuazione sulla poltrona e gesticola da dietro alla scrivania: l'assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Oreste Della Posta ha un diavolo per capello. Non riesce a digerire il caos esploso mercoledì mattina nel Centro per l'Impiego di Frosinone, durante le selezioni per assegnare dodici posti all'Asl. Mette le mani avanti: «Il blocco di tutta la procedura era l'unica cosa che potevamo fare, infatti nei moduli si chiedeva ai disoccupati di indicare il reddito percepito nel 2001. Ma come era possibile indicarlo, dal momento che le dichiarazioni dei redditi vengono compilate proprio in questo periodo?». Poi l'affondo: «Mi dispiace per i disoccupati ma se avessimo accettato lo stesso le domande facendo finta di niente, li avremmo solo presi in giro perché sapevamo già che era tutto nullo. Ed ho come l'impressione che qualcuno si diverta a prendere in giro i nostri disoccupati ogni volta che c'è aria di elezioni».
La bomba è innescata. L'assessore vorrebbe evitare la polemica. Alla fine sbotta. «Chi prende in giro i disoccupati? Voglio evitare querele e risponderò che è tutta colpa della sfortuna. Però non posso fare a meno di notare che l'anno scorso quando ci furono le elezioni alla Camera e al Senato, la Asl annunciò l'assunzione a tempo pieno di sessanta barellieri. Il Centro per l'Impiego fece gli straordinari per riuscire a compilare in tempo le graduatorie, lavorammo la notte. E poi? E' trascorso un anno da quando abbiamo consegnato gli elenchi alla Asl. Ma non ho visto nessuna di quelle sessanta assunzioni». Cosa c'entra con i posti da centralinista di mercoledì scorso? «Ora ci sono le elezioni comunali a Frosinone e Alatri. E guarda caso saltano fuori dei posti di lavoro a tempo pieno. Ma guarda un po': all'improvviso si inceppa tutto e bisogna rinviare a dopo le elezioni. Troppe ambiguità. Che devono essere chiarite: altrimenti c'è il rischio di vedersi accusati d'avere organizzato assunzioni elettorali, alle quali bisogna dire no con forza».
Ogni volta si tratta di posti banditi dalla Asl. «Voglio essere ancora più chiaro: non ho elementi per accusare la Asl di alcunché e quindi ritengo che il suo comportamento sia del tutto legale. Ma un rimprovero bonario glielo devo fare: con le storie dei portantini e ora dei centralinisti rischia di ritrovarsi in una posizione di ambiguità che è quantomeno sospetta».