Cronaca di Frosinone

Mercoledì 3 luglio 2002
Fracasso: «Estendere le tutele»
CASSINO Oggi all’attivo Uil interverrà il segretario nazionale Angeletti

«L’IPOTESI di moratoria riguarda solo aziende dove, comunque, non si applica lo Statuto dei lavoratori; stiamo ragionando, perciò, di diritti virtuali di un lavoratore virtuale».
A reagire è il segretario generale dell’Uil, Domenico Fracasso, alla vigilia dell’Attivo dei quadri e dei delegati che si terrà oggi, dalle ore 9.30, nel Centro congressi Forum Palace Hotel di Cassino sul tema «Difendere i diritti ed estendere le tutele», al quale interverrà il segretario nazionale Luigi Angeletti. Che si soffermerà diffusamente sulle ultime novità in merito alle trattative con il Governo sulla riforma del welfare e sul Dpef. Un confronto sulle cui conclusioni ancora non definite, ha giustamente sostenuto l’altro ieri il segretario generale dell’Organizzazione: «Non significa essere d’accordo con il Governo su tutto» e, soprattutto, che esso è stato «caricato di un significato politico anomalo». Su questi temi abbiamo sentito il segretario generale provinciale. «Nell’Attivo si discuterà anche sull’andamento del confronto in atto con il Governo e sull’ipotesi di accordo. Confronto frutto dei fatti accaduti negli ultimi otto mesi. La grande mobilitazione dei lavoratori e lo sciopero generale del 16 aprile hanno costretto il Governo a fare marcia indietro e a riconfermare la concertazione come strumento fondamentale del rapporto con le parti sociali, a cancellare dalla delega sul lavoro la sostanziale abrogazione dell’art.18». Malgrado ciò, però, la Cgil tiene un atteggiamento molto critico anche nei vostri confronti. «Questo è un confronto – puntualizza Fracasso – dove non ci saranno sconti per nessuno e l’accordo si farà solo se si creeranno tutte le condizioni per realizzarlo. Dovranno essere risolti i problemi posti: conferma ed estensione delle tutele anche ai 13 milioni di lavoratori che oggi non le hanno, salvaguardia dei redditi medio-bassi, adeguati strumenti per lo sviluppo del Mezzogiorno, emersione del lavoro nero, salvaguardando la dignità e i salari dei lavoratori. Ricordiamo la proposta dell’Uil di quattro anni fa per il Mezzogiorno, contrattata e limitata nel tempo, che fu adottata dall’ex presidente del Consiglio D’Alema e la proposta di legge di settanta parlamentari dell’Ulivo. Fu bloccata dal veto pregiudiziale della Cgil». Insomma, il già visto, per non cambiare niente...

L. Ser.