Cronaca di Frosinone

Giovedì 4 luglio 2002
REPARTO OTORINO DI ALATRI

di SILVANO CIOCIA

«E’ tutto sistemato al meglio. Non si tratta di caos né di proteste. Sono state solo incomprensioni e qualche preoccupazione di troppo – afferma il direttore generale della Ausl di Frosinone Cavallotti – I malati saranno dirottati in un’altro reparto in attesa che terminano i lavori di ripulitura e ristrutturazione seppure parziale del reparto otorino del S. Benedetto di Alatri». A riportare il tutto nella normalità è stato l’incontro che lo stesso direttore generale della Ausl di Frosinone Carmine Cavallotti ha avuto ieri con il responsabile del reparto Franco Walter, il quale, facendo propria la precedente richiesta della responsabile del presidio dott.ssa Tanzi, ha accolto nel proprio reparto in via provvisoria una quindicina di pazienti provenienti dall’otorino per dar modo di effettuare i lavori.
«Una ristrutturazione che richiede qualche settimana – ha aggiunto il manager Cavallotti – un normale intervento per dare più igiene e pulizia ad una divisione essenziale ed importante per la struttura alatrense».
Non si tratterà solo di pulitura e tinteggiatura delle pareti ma si procederà anche alla ristrutturazione e riparazione di tutti gli infissi e dell’impianto elettrico, compresi nuovi allacci per segnalazioni di emergenza i cosiddetti «campanelli di chiamata».
«Una diatriba nata per incomprensione - ha concluso Cavallotti- i responsabili della struttura si sono dimostrati subito d’accordo nell’operazione trasloco temporaneo quindi non si può parlare assolutamente di operazioni rinviate e né di caos all’interno della struttura. Solo qualche inconveniente causato appunto dal trasloco da un reparto all’altro».
Dunque, dopo l’incontro chiarificatore le cose si sono messe immediatamente a posto grazie anche al fattivo intervento del manager che ancora una volta ha dimostrato impegno e autorevolezza nella soluzione di problemi che si riflettono sull’utenza. Ha auspicato altresì che certe situazioni non abbiano più a ripetersi, proprio perché portatrici di una cattiva immagine del funzionamento delle strutture come quella di Alatri da sempre in prima linea per quanto riguarda le prestazioni sanitarie ordinarie e specialistiche.