Cronaca di Frosinone

Sabato 6 luglio 2002
«Siluro» di De Angelis al manager Cavallotti
SANITÀ Occorre aprire una nuova fase

di SILVANO CIOCIA

«I VERTICI regionali devono prendere atto del fallimento della sanità in generale ed in particolare della Asl di Frosinone ed aprire una nuova fase all’insegna del cambiamento e della buona sanità.»
Un duro attacco quello sferrato dal consigliere regionale Francesco de Angelis alla sanità locale in particolar modo al manager Cavallotti soprattutto dopo le vicende sfociate in un vivace alterco tra lo stesso direttore generale ed il suo braccio destro Giovani Terlizzi. «Ma quale fallimento della dirigenza – fa eco Alessandro Foglietta – la verità è che si vuole strumentalizzare tutto. L’azienda gode ottima salute».
«Guerre interne – continua però De Angelis – a dimostrazione della crisi in cui versa la Ausl di Frosinone, e che rendono sempre più incerta e precaria la capacità di gestione della Direzione dell’Azienda sanitaria. Siamo seriamente preoccupati - afferma se il consigliere Regionale – della situazione che si è determinata . La sanità in ciociaria è a pezzi ed in questi due anni nulla è stato fatto, al di là delle chiacchiere e della propaganda, per ammodernare le strutture ospedaliere e migliorare la qualità dei servizi. Non funziona più nulla – tuona sempre De Angelis – e gfli operatori sanitari sono costretti a lavorare in situazione di grave emergenza e di grande difficoltà».
Inoltre la decisione della Giunta regionale di bloccare le assunzioni di nuovo personale non ha fatto altro che aggravare la situazione.
In altre parole De Angelis chiede il rinnovo dei vertici aziendali atteso che fino ad oggi non è stato dato quell’impulso auspicato alla sanità provinciale che tutti attendevano in primis gli utenti i quali lamentano la scarsa considerazione e soprattutto chiedono una nuova maniera di fare sanità all’interno delle strutture ospedaliere sempre più lasciate allo sbando e sprovviste di quel personale infermieristico ed ausiliario occorrenti per una buona ed efficace assistenza ai malati.
La situazione viene però giudicata «normale dialettica» da parte presidente della commissione Sanità Alessandro Foglietta il quale dichiara che «non esistono attriti e liti insanabili all’interno della dirigenza». Forse si vuole strumentalizzare ogni cosa.