Cronaca di Frosinone

12 luglio 2002
Si decide la sorte di Cavallotti
ASL La Regione dovrebbe assumere oggi le determinazioni riguardo al futuro del manager

di SILVANO CIOCIA

«SI conoscerà oggi l’eventuale destinazione di Carmine Cavallotti. Dopo le opportune valutazioni cercheremo di dare al direttore generale la giusta collocazione che tenga conto delle sue qualità e competenze professionali». Così ha dichiarato al nostro giornale il presidente della Commissione sanità alla Regione Lazio Alessandro Foglietta, che ha smentito di conoscere già il nome dell’eventuale successore «seppure si resta nella logica di un avvicendamento ipotizzato da alcuni mesi».
È invece perentorio il manager della Asl Carminie Cavallotti in ordine ad una vicenda «che lo vede all’oscuro» e che definisce «frutto di possibilità non di certezze».
«In verità – afferma Cavallotti – tale possibilità era stata messa in conto, ma rientra nella logica delle cose. Da qui a dire che è tutto deciso, però, ce ne vuole. Del resto – continua – non esiste ad oggi alcuna delibera di attribuzione d’incarico in altra sede, per cui è evidente che si sta alzando, almeno in questi giorni, un enorme polverone che disorienta e non poco anche l’ambiente sanitario locale».
Ma Foglietta ha dichiarato che si stanno vagliando varie ipotesi per il suo collocamento presso altre aziende, come mai non è è stato informato?
«Appunto per le ragioni anzidette. Il Presidente della Commissione Sanità alla Regione Lazio, con il quale ho ottimi rapporti – replica Cavallotti – non mi ha informato di nulla. Vuol dire che per ora sono illazioni che forse troveranno conferma, ma non c’è, ripeto, alcun atto che destina il sottoscritto al San Filippo Neri, o che il mio posto sia già di Domenico Salteri».
A questo punto una riflessione è d’obbligo. Si parla in sua vece di un manager proveniente da strutture sanitarie romane peraltro già conosciuto negli ambienti di Cassino. Ma, nella nostra provincia, non ci sono manager qualificati e professionalmente validi per ricoprire l’incarico? Non è, come il famoso detto, che l’erba del vicino è per forza sempre più verde? Un cambiamento nella Asl è forse opportuno anche alla luce delle critiche a Cavallotti dalle diverse sigle sindacali, che gli rimproverano «di promettere e non dare».
Certo la sanità a Frosinone non è sufficientemente decollata, ma le responsabilità non ci sembra siano tutte della gestione Cavallotti, per certi versi innovativa e che ha deliberato branche ultraspecialistiche da allocare nell’ Umberto I (Oncologia, Neurocardiologia e Emodinamica) ed altri interventi qualificati (Pronto Soccorso, moderno ufficio ticket). È comunque evidente che, nella vicenda in atto, potrebbero inserirsi altri elementi ed altre valutazioni. Di certo qualcosa si sta muovendo e Cavallotti certamente sta pensando di prenotare il biglietto per Roma.