Cronaca di Frosinone

Giovedì 29 Agosto 2002
In Ciociaria le strutture sanitarie possono ricoverare 2.113 pazienti, ma secondo i nuovi parametri non si potrà superare quota 1.976
Ospedali, 140 posti-letto a rischio
L'assessore regionale: "Dobbiamo decidere dove tagliare", ma il commissario Asl tentenna
Ugl e Uil già sul piede di guerra. Rossi: «I posti non si toccano, si dovranno solo riconvertire. Il manager Stalteri dovrà rivedere le decisioni di Cavallotti»

di MASSIMO CECI

Dei 2113 posti letto registrati negli ospedali (pubblici e privati convenzionati) della provincia di Frosinone al 31 dicembre 2000 (e approvati con delibera della Asl del 21 settembre 2001), 140 sono di troppo e dovranno essere tagliati. La notizia non è ufficiale, il commissario Asl Domenico Stalteri tentenna, ma è quanto emerge dalla decisione (ancora non formalizzata in delibera di giunta) della Regione Lazio di tagliare o riconvertire circa 3500 posti letto su tutto il territorio (1500 eliminati e 2000 trasformati in lungodegenze o assistenza ai malati terminali). I tagli sono stati programmati dal ministero della Salute, che si è accordato ad agosto del 2001 con la Regione per abbassare il limite di 5 posti letto negli ospedali, ogni 1000 abitanti, a 4, sempre ogni 1000 abitanti. I conti sono presto fatti: per una popolazione di 494 mila abitanti, quanti ne conta la provincia di Frosinone, con il rapporto 4 a 1000 i posti letto ammessi non possono superare i 1976. Ne risultano invece 2113, senza contare che in alcuni presidi ospedalieri, come la “Città Bianca" di Veroli, i posti letto sono aumentati tra il 2000 e oggi (da 121 a 274 nel caso della “Città Bianca"). Un esubero minimo di 137 unità, dunque.
«Sì, ci stiamo muovendo con l’obiettivo di creare una rete di ospedali specializzati - conferma l’assessore regionale alla Sanità, Vincenzo Saraceni - I doppioni debbono essere eliminati: debbono essere rafforzati i reparti più funzionali delle varie strutture ospedaliere, che andranno così a coprire un bacino d’utenza maggiore». Ma taglierete a Frosinone? «È un’eventualità che stiamo prendendo in considerazione, ma non è stata ancora decisa. D’altra parte, tre reparti di Chirurgia tra Alatri e Anagni cosa ci stanno a fare? Bisogna lasciarne in piedi uno moderno ed efficiente e riconvertire gli altri due», conclude Saraceni. Ma riconvertire in che cosa? «La Regione ancora non ha chiarito quali siano le nuove specialità che vuole istituire presso la Asl di Frosinone - chiarisce Giulio Rossi della Uil - Ma certo come sindacato spingiamo per i reparti del tutto mancanti: penso soprattutto a Neurochirurgia e Cardiochirurgia, assenti anche nella provincia di Latina».
È lo stesso Rossi a spiegare la politica provinciale sulla sanità, confermando i tagli paventati: «L’ex manager Asl Carmine Cavallotti aveva già previsto l’anno scorso tagli per 70 posti letto ad Alatri-Anagni e altri 70 a Cassino. L’attuale commissario straordinario Domenico Stalteri deve limitarsi all’ordinaria amministrazione: non può ritoccare il piano approvato da Cavallotti. A Frosinone e Sora, invece, ci saranno riconversioni e non tagli».
Molto più cauto Domenico Stalteri: «Io non decido niente, debbo ancora completare la verifica degli atti. Avrò tutti i documenti entro la prossima settimana, poi vedremo».
Se la giunta regionale si prepara a tagliare, i sindacati già insorgono. «Nessun posto-letto deve saltare - sbottano Rosa Roccatani della Ugl e Angelo Ricci della Cisl - Siamo d’accordo, invece, ad un progetto di riconversione. Dai nostri dati risulta che in Ciociaria, quanto a posti letto per numero di abitanti, siamo al di sotto della media nazionale».