Cronaca di Frosinone

21 settembre 2002
Si continua a depauperare il S. Benedetto
ALATRI Il sindaco Morini chiede un confronto con il direttore generale della Asl Stalteri

di PIETRO ANTONUCCI

ALATRI - E' sempre scontro ogni volta che la Asl di Frosinone e l'Amministrazione comunale di Alatri «dialogano» dell' ospedale San Benedetto. Dopo il breve «botta e risposta» polemico sul trasferimento di un medico ortopedico da Alatri ad Anagni (specialista che verrà presto rimpiazzato, fanno sapere i dirigenti sanitari, ndc), Morini ha deciso di convocare il manager della Asl Stalteri «per discutere dei gravosi problemi che affliggono da tempo l'ospedale».
Secondo il primo cittadino «non sfugge infatti a nessuno quanto sia ormai divenuta precaria la situazione sanitaria al San Benedetto e quanto la struttura sia continuamente penalizzata». Sono parole dure e gravi che nascono da una considerazione, altrettanto pesante, del sindaco: «C'è un progetto – afferma senza mezzi termini – che punta dritto dritto ad un progressivo depauperamento del nosocomio alatrense a tutto vantaggio di altre strutture della provincia, su tutte Sora e Cassino». Ortopedico a parte, altri esempi di quella che l'Amministrazione pensa sia una vera e propria «penalizzazione», e sulla quale Morini intende confrontarsi con Stalteri, sono i «casi» di Cardiologia e Pediatria: «Nel primo reparto - dice il sindaco - è in servizio un solo medico che non riesce assolutamente a far fronte ad una mole di lavoro che necessiterebbe della presenza di altri cardiologi, con l'Asl che da anni non indice concorsi per la copertura dei posti. E poi va ricordato che da tre mesi è stata soppressa la guardia pediatrica, laddove il "San Benedetto" vanta un numero di parti annuo (più di 900) che lo colloca al secondo posto in provincia». Ma i cahiers de doléances stilati da Morini sono pieni zeppi di altre note: «C'è il dramma del Cup, dove gli utenti sono costretti a sobbarcarsi file estenuanti. Anche in questo caso era stato garantito un potenziamento d'organico, ma ad oggi tutto è fermo. Infine, ciliegina sulla torta, la vicenda dell'apparecchio portatile per le radiografie da effettuare a pazienti non trasportabili da un reparto all' altro. Ebbene, pare che da tre mesi lo strumento, di vitale importanza per i malati, sia stato bloccato perché troppo vecchio ed ormai inaffidabile, lasciando scoperti tutti i reparti di degenza, la Rianimazione e le sale operatorie.
Tutto questo mentre l'Asl non indice una appalto urgente per acquistarne uno nuovo (costo circa 50 mila euro) e, scandalo nello scandalo, in altri ospedali chiusi della provincia pare esistano strumenti simili funzionanti ed inutilizzati...». Scontata la conclusione, che poi è un «ritorno» al punto di partenza: «Insomma - dichiara ancora il sindaco - dopo tante promesse di potenziamento cominciano a giungere i primi, inquietanti segnali che a nostro avviso significano una cosa sola. l'Asl vuole impoverire progressivamente il "San Benedetto" a vantaggio di altri ospedali. E a questo punto sarebbe interessante conoscere l'opinione dell'assessore regionale Iannarilli. Comunque, noi siamo pronti a dare battaglia alla Asl e alla Regione Lazio per difendere il nostro ospedale e con esso le esigenze del territorio», con la speranza che Stalteri accolga al più presto la richiesta dell'incontro.