Cronaca di Frosinone

29 settembre 2002
Centro emodialisi a gonfie vele
Uno staff sanitario di qualità e apparecchiature all’avanguardia
Struttura perfettamente efficiente con piena soddisfazione dei pazienti

di SILVANO CIOCIA

IL Centro Emodialisi dopo il trasferimento in via A. Fabi all’interno della Città della Salute in un’apposita palazzina fornita di ogni confort sta diventando sempre più il fiore all’occhiello della struttura sanitaria regionale e non solo ciociara.
Fornita di apparecchiature di assoluta avanguardia gode del pregio di aver effettuato un impianto di acqua unico nel suo genere: cioè quello che dà la possibilità di poter continuare la terapia dei circa quaranta pazienti anche in mancanza di acqua potabile. Questo per poter sempre e comunque assicurare la prosecuzione terapeutica dei pazienti che minati nel morale e nel fisico devono per almeno due volte la settimana sottoporsi al lavaggio del sangue e questa operazione spossa oltre ogni dire gli interessati che vivono aggrappati ad un macchinario nella speranza che prima o poi arrivi la tanto sospirata chiamata, del rene compatibile per sottoporsi al trapianto. Dicevamo un Centro di assoluta preminenza nel campo specifico delle trasfusioni, uno dei pochi nella regione capace di assicurare anche le emergenze in caso di incidenti o eventuali improvvisi blocchi renali. Ma non solo. Una volta trasferitosi nella Città della Salute il preesistente centro allocato all’Umberto 1° con il personale assolutamente qualificato definito di Emergenza rimane utile a quanti ricoverati per svariati motivi nella struttura devono comunque assoggettarsi alternativamente al lavaggio del sangue alla cosiddetta dialisi.
Il servizio gode di medici infermieri e personale ausiliario utile alla bisogna e come si ricorderà Antonio Ricci responsabile dell’Aned sollecitando spesso l’arrivo di altri macchinari ha fatto si che oggi il servizio annovera strumentazione e presidi sicuri, tecnicamente avanzati, dotati e capaci di far fronte a qualsiasi emergenza. Insomma se l’Umberto primo occupa non di rado il primo posto in fatto di disfunzioni e ritardi spesso si evidenzia per reparti di prestigio e altamente professionali invidiatici anche dalle vicine regioni. Non a caso si sottopongono a dialisi pazienti provenienti anche dalle altre province.