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Giovedì 17 Ottobre 2002
SANITA’
Piccole donne, al Pertini c’è un consultorio
Prevenzione e terapia: un’equipe di specialisti per i problemi ginecologici delle ragazze

di FRANCESCA COPPOLA

Sono circa 20 mila le adolescenti romane che ogni anno ricorrono ad un consultorio per problemi legati all'età della pubertà: dall'irregolarità del ciclo mestruale alle malattie veneree, fino ad arrivare ai sempre più frequenti disturbi alimentari dell'anoressia o della bulimia. Per questo esercito di “piccole donne" tra gli 11 e i 21 anni, è nato presso l'ospedale Sandro Pertini, un centro ambulatoriale ginecologico dell'adolescenza. Ad accogliere le teen ager tutti i giovedì dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 18, c'è un team di specialisti tutto al femminile (ginecologa, sessuologa, psicologa, endocrinologa, neuropsichiatra, pediatra, nutrizionista ed assistente sociale), coordinato dal primario del reparto ginecologia del Pertini, Massimo Giovannini. «Abbiamo capito che serviva una struttura come la nostra di fronte ai dati preoccupanti che ci arrivano dai consultori e dalle ricerche della società italiana di ginecologia ed ostetricia».
Delle ventimila ragazze che annualmente si rivolgono ad un consultorio (il 7% rispetto al totale delle 300mila adolescenti romane) il 25% ha problemi legati all’irregolarità del ciclo mestruale, il 20% chiede aiuto per disturbi alimentari quali anoressia bulimia o obesità, il 10% per patologie del dolore del ciclo mestruale, e un ulteriore 10% per informazioni relative alla contraccezione e alla sfera sessuale. «Di fronte a questa realtà complessa il nostro ambulatorio, - spiega Giovannini - vuole essere un punto di riferimento per le ragazze e per quanti operano nel settore dell'adolescenza, medici di base, ginecologi, operatori dei consultori familiari delle Asl, o delle scuole che potranno rivolgersi a noi per avere una consulenza globale, considerato il team di specialisti che mettiamo a disposizione».
Con il centro della Asl RmB, arriva nel Lazio il primo esempio di ambulatorio ginecologico completamente pubblico. Su territorio nazionale ce ne sono altri sette e nel sud e centro Italia, affiancano l'esperienza del Pertini, solo il centro per adolescenti del Fatebenefratelli e quello dell'ospedale di Bari. «Avere una struttura ospedaliera alle spalle - afferma Giovannini - consente una spesa minima per la visita di 13 euro, il costo del ticket sanitario, e fa sì che le nostre mini-pazienti possano usufruire di tutte le analisi necessarie e con tempi di attesa molto ridotti». «Per prenotare - continua - le ragazze devono recarsi ad un qualsiasi Cup (centri di prenotazione presenti in ogni Asl) con la ricetta del medico di famiglia, oppure telefonare al numero verde 84885648 (dalle 9 alle 14 dal lunedì al venerdì). Offriamo un servizio di dieci visite settimanali. Per ognuna avviene una prima valutazione globale, dagli aspetti della sessualità a quelli dell'alimentazione quindi a quelli ormonali, e psicologici. Se necessario interviene poi uno degli specialisti, e una volta arrivati alla diagnosi, noi stessi ci occupiamo di prenotare le analisi necessarie presso le strutture del Pertini. Nel giro di una settimana, al massimo, la ragazza riesce ad avere una terapia. Se dovesse avere di nuovo bisogno di noi le porte dell'ambulatorio sono aperte ogni giovedì».