Cronaca di Frosinone

13 novembre 2002
Formazione per pochi intimi
SANITÀ Raggiunto l’accordo per la progressione degli amministrativi

LA settimana scorsa è stata molto intensa per la sanità e per gli addetti ai lavori. Operatori, sindacati e politici sono stati molto assorbiti dalla questione dei precari che è esplosa, in tutta la sua complessità, in modo clamoroso ma non inatteso. Se i tempi saranno rispettati, entro due o tre giorni la giunta Storace - come annunciato da Alessandro Foglietta, Presidente della commissione regionale sanità - dovrebbe approvare la integrazione alla pianta organica della Asl di Frosinone che permetterà di assumere centinaia di precari di tutte le categorie di operatori ma principalmente di infermieri professionali.
Ora l’attenzione si sofferma su problematiche di interesse di coloro che già sono dipendenti. Parliamo della formazione e della progressione interna di carriera. Sul primo argomento si registra la presa di posizione della UIL Fpl. «Si è venuti a conoscenza - sostiene Alberto Matassa in una nota indirizzata al commissario straordinario Domenico Stalteri - di alcuni corsi in educazione continua in medicina, organizzati dalla Azienda Usl in modo del tutto irrazionale, almeno per quanto riguarda la partecipazione dei dipendenti, non essendo possibile che gli stessi siano riservati a pochi intimi». Il sindacato chiede perciò un incontro urgente, da estendere alle altre sigle sindacali,per permettere a tutto il personale di acquisire i crediti richiesti dalla Legge. Per la seconda questione, quello della progressione interna di carriera, la Uil Fpl e la Cgil Fp in due comunicati distinti, informano che nell’ultima riunione tra Azienda e sindacati (RSU e OO.SS. territoriali) «si è trovato un accordo soltanto sulla parte riguardante i passaggi alla categoria superiore del personale amministrativo. Per tali passaggi verranno banditi regolari avvisi e la selezione interna avverrà per titoli e colloquio». Sulla formazione e sulla progressione interna di carriera (verticale ed orizzontale) il commissario straordinario Stalteri ha ereditato una situazione pressocchè ferma. Non c’è un piano di formazione aziendale (nonostante le prerogative di una apposita Unità centrale), le informazioni sugli eventi formativi sono frammentarie e manca una regolamentazione aziendale che offra ai dipendenti pari opportunità.
Sull’altro versante,anch’esso molto sentito, tanti operatori sperano che realmente potranno fruire delle possibilità contrattuali per progredire nella professione.

F. di M.