Cronaca di Frosinone

10 dicembre 2002
NUOVE SFIDE LA «RICETTA» DELL’UGL

di LUCA SERGIO

STA cambiando tutto nella società di oggi. E velocemente. Questo comporta che sono finite tutte le certezze. Prendiamo il mondo del lavoro, che è quello che registra i maggiori sconvolgimenti per le ripercussioni sul modo di vivere. Infatti gli stili di vita vanno peggiorando creando nuovi poveri. Cambia anche il ruolo del sindacato. «L’Ugl e le nuove sfide» è un documento nel quale il sindacato nazionale affronta il tema avanzando una strategia tesa a conciliare consolidate garanzie (sempre più in forse) e nuove tutele. Queste riguardano i giovani e gli immigrati. «Le trasformazioni – afferma l’Ugl – pongono nuove sfide e la necessità di trovare nuove soluzioni per evitare contrapposizioni tra lavoratori garantiti e non garantiti, tra giovani e anziani, tra i cittadini italiani e stranieri. Occorre creare un collegamento stretto tra nuovo e tradizionale mondo del lavoro. Allo stesso modo bisogna aiutare i lavoratori immigrati a uscire dalla precarietà e dallo sfruttamento». Il sindacato sostiene di voler combattere ogni forma di sfruttamento e passa a trattare i mutamenti in corso anche nell’ordinamento statuale per effetto dell’introduzione del federalismo.
«Importanti funzioni e poteri si vanno trasferendo dal governo centrale ai governi locali. È un processo che interessa l’intera società e che coinvolge settori fondamentali per il benessere delle persone. Di fronte a questi grandi cambiamenti, l’Ugl è unita e determinata a garantire tutele e diritti dei lavoratori sempre e comunque». Come e con quali strumenti? «L’Ugl è presente con l’Unione territoriale del lavoro in quanto riteniamo che proprio nel territorio si manifestano, in primo luogo, i bisogni dei cittadini e ad essi si deve dare voce. Nel territorio si può realizzare una più vasta partecipazione degli iscritti alle scelte dell’organizzazione e svolgere una più efficace azione sindacale. A questo serve l’Utl, luogo di discussione, elaborazione e decisione per servizi migliori e battaglie, come nel caso della Fiat. Affinché il lavoro sia un diritto e non un "optional"».