Ciociaria Oggi

Cassino

Domenica 26 gennaio 2003

La Federazione sindacati indipendenti denuncia la grave carenza di personale
"118" sul piede di guerra
Il problema riguarda l'ospedale "de Posis" e quello di Pontecorvo

Le Unità operative del 118 dei presidi ospedalieri di Cassino e Pontecorvo scoppiano per carenza di personale; la dirigenza Asl viene tacciata di pressapochismo nella gestione delle risorse umane e la segreteria provinciale della Federazione sindacati indipendenti del comparto sanità minaccia lo stato di agitazione.
A far scoppiare la miccia le recenti assunzioni di personale avvenuto all'interno della ASL frusinate: 205 infermieri e 60 barellieri. A dire dell'Fsi "l'impiego del personale neo assunto, nonostante tali assunzioni fossero state sollecitate dall'organizzazione sindacale, non ha seguito minimamente criteri e logiche di assegnazione che ci saremmo aspettati, improntate cioè a colmare le lacune e le numerose carenze di organico".
"Le maggiori discrepanze - ha dichiarato Gennaro Scialò della segreteria provinciale - si sono rilevate per quello che concerne l'Unità operativa del 118 in toto e, soprattutto, per le postazioni di Cassino e Pontecorvo, dove la insufficiente assegnazione di personale infermieristico risulta assolutamente inadeguata alle necessità. In questo modo continua il sistematico ricorso al 'superlavoro' in regime di straordinario.
Grottesca, inoltre, appare l'assegnazione di barellieri: solo due unità a Pontecorvo a fronte di 13 per Cassino, tanto che in quest'ultima postazione, quando tutto il personale sarà impiegato a regime non riuscirà certamente a effettuare il minimo orario di servizio." "A tutto questo - ha detto Bruno Gelfusa, Rsu dell'Fsi - si aggiunga il fatto che, come da noi più volte denunciato, il personale neoassunto opera in abiti civili: pretendiamo, pertanto, l'espletamento in tempi rapidi della gara di appalto per la fornitura di divise, che ancora giace in qualche cassetto del Provveditorato aziendale". Ma il sindacato denuncia anche le inadeguatezze strutturali dei locali ospitanti la postazione del 118 di Cassino. "Le trenta unità lì presenti - ha aggiunto Scialò - sono allocate in non più di 30 metri quadrati, con un solo bagno, in una struttura che si può definire fatiscente e con segni evidenti di cedimento sulle pareti".
La carenza dei servizi igienici, come sottolineato da Gelfusa, è comunque una costante nelle postazioni. Anche a Pontecorvo infatti, esiste un solo bagno di cui si servono uomini e donne.
"Restiamo molto perplessi - ha concluso Scialò -di fronte a questo trattamento che ci viene riservato dalla dirigenza Asl e che denota lacune nella direzione strategica aziendale; direzione che, in altre circostanze, come ad esempio per il trasferimento di un'unità lavorativa, si è dimostrata molto solerte, nonostante il parere negativo espresso dal dirigente del servizio."
A questo punto la Federazione sindacati indipendenti, qualora non dovessero essere assunti gli opportuni provvedimenti, minaccia lo stato di agitazione di tutto il personale in forza presso le due unità operative del 118.

Tina Roscia