Cronaca di Frosinone

Martedì 14 Gennaio 2003
L’indagine di “Italia Oggi” ci relega, quest’anno, al 65° posto tra le province italiane. Lo scorso anno eravamo all’89°
Qualità di vita, recuperate 24 posizioni
Restiamo in fondo alla classifica per le truffe, cultura e verde pubblico

di GIANPAOLO RUSSO

Dopo la sonora bocciatura dell’indagine condotta dal "Sole 24 Ore" (che, un mese fa, per qualità di vita ha collocato la Ciociaria all’84° posto sulle 103 province italiane) un raggio di speranza viene da un’altra inchiesta, questa volta condotta dal quotidiano economico "Italia Oggi".
In base ai diversi parametri presi come riferimento la statistica ora ci colloca al 65° posto (nel 2001 eravamo 89esimi) tra le 103 province italiane; e a farci "risalire la china" sono i miglioramenti registrati sul tasso di criminalità, disagio sociale e tenore di vita. Più in generale la provincia dove si vive meglio è Trento, quella peggiore Reggio Calabria.
Ma vediamo gli aspetti più rilevanti dell’indagine di Italia Oggi. Per quanto riguarda la voce "Affari e Lavoro" il 2002 ha visto un incremento dei fallimenti delle imprese. Ogni 10 mila imprese registrate, 6 sono fallite. Male, anzi malissimo (siamo centesimi) per la voce protesti: l'importo medio dei protesti per abitante, in Ciociaria, è di 114,71 euro contro i 9,16 euro a Belluno. Ma è l'ambiente il vero male della provincia. Abbiamo elevate concentrazioni di biossido d'azoto (siamo al 73° posto) nei grandi centri, ma il dramma è nel consumo idrico pro-capite: nel 2002 abbiamo consumato 641,21 litri ciascuno per un anno e non certo perché ci laviamo più degli altri: molta acqua viene, infatti, sprecata, tantissima si disperde negli acquedotti-colabrodo. «Ora che abbiamo affidato la gestione dell'acqua all'Ato - dichiara l'assessore provinciale all'Ambiente Antimo Simoncelli - le perdite saranno inferiori. Ma i frutti si vedranno solo a partire dal 2004». Non parliamo poi di isole pedonali, piste ciclabili e zone a traffico limitato: qui siamo all'anno zero. Il verde pubblico (quello attrezzato ovviamente) è sempre troppo poco curato: siamo al 75° posto. «La situazione è preoccupante - dichiara Francesco Raffa presidente provinciale di Legambiente - per l'ambiente, infatti, si continua ad investire troppo poco. Occorre una maggiore sensibilizzazione della popolazione per certi argomenti e adottare provvedimenti antipopolari come multe per chi non li rispetta».

Il 2002 è andato bene per gli infortuni sul lavoro (51,58 su 100 occupati) e per il disagio sociale. Ciò è confermato anche dal basso numero di tentati suicidi che sono 1,82 ogni 100 abitanti (Trieste ha la maglia nera). Bene per quanto riguarda i divorzi e le separazioni (siamo al 28° posto), appena 32 ogni 10 mila abitanti. Altra voce che ci relega agli ultimi posti è quella del tempo libero. E' in aumento la spesa (2,83 euro la media pro capite) per spettacoli sportivi, ma per la cultura siamo indietro: spendiamo appena 0,78 euro ciascuno per spettacoli teatrali e musicali (siamo centesimi in classifica). «Il fatto che si spenda poco per la cultura - dichiara l'assessore alla cultura di Frosinone Amedeo Di Sora - non vuol dire che le iniziative manchino. Purtroppo rientra tra la sensibilità dei cittadini e su questo aspetto, l'amministratore può fare poco».
Voce criminalità: in aumento gli scippi (66 ogni 100 mila abitanti), i furti d'auto (142 ogni 100 mila abitanti), i furti in appartamento (263 ogni 100 mila abitanti), le rapine in banca (12 ogni 100 sportelli), le truffe (79 su 100 mila abitanti). Quest'ultime ci relegano all'87esimo posto (in un anno abbiamo perso 59 posizioni!!!). «I dati in nostro possesso - dichiara il questore Salvatore Margherito - ci vedono in miglioramento. Frosinone città, poi, è diventata molto più sicura anche grazie alla presenza triplicata sul territorio delle pattuglie. Italia Oggi fa riferimento a dati statistici non uniformi. Oggi è cambiato il metodo di raccolta dei dati, sicuramente più esatto, che evidenzia maggiormente il calo dei reati».