Cronaca di Frosinone

Mercoledì 22 Gennaio 2003
IN VALCOMINO
Distretto sanitario, sindaci uniti

di STEFANO DE ANGELIS

I sindaci della Valcomino si stanno muovendo per far istituire in zona un Distretto sanitario montano in modo da potenziare la sanità, oggi davvero precaria. Tale proposta è stata avanzata da alcuni sindaci, primo tra tutti quello di Gallinaro Attilio Zeppa, il quale per un concreto rilancio della sanità ritiene indispensabile un nuovo assetto. Praticamente i dodici comuni della Valle (Belmonte, Villa Latina, Atina, Picinisco, San Biagio, Settefrati, Gallinaro, San Donato, Alvito, Vicalvi, Casalvieri e Casalattico) si staccherebbero dall'attuale distretto sanitario di appartenenza, per intenderci quello C che fa capo a Sora, formandone uno nuovo. L'iniziativa gode anche del sostegno del consigliere regionale Angelo D'Ovidio, il quale ha sollecitato i sindaci a portare la questione all'attenzione dei rispettivi consigli comunali e quindi di procedere alle deliberazioni. D'Ovidio ha anche annunciato che sull'istituzione del distretto sanitario in Valle esiste già il parere favorevole del presidente della Commissione regionale alla Sanità, Alessandro Foglietta. E così il primo comune ad approvare l'istituzione del distretto della Valcomino sarà Casalvieri nell'assise civica di giovedì. Poi toccherà a quello di Casalattico e quindi a tutti gli altri. Nei prossimi giorni i primi cittadini s'incontreranno per definire alcuni aspetti della questione, che sarà portata ufficialmente all'attenzione della conferenza dei sindaci del Distretto C nel corso della riunione fissata per i primi di febbraio. La richiesta ufficiale di istituzione sarà sottoposta al vaglio della conferenza provinciale dei primi cittadini e infine discussa dall'Asl a cui spetta l'ultima parola. "Ci stiamo adoperando - spiega il sindaco di Gallinaro Zeppa - nel tentativo di migliorare il servizio sanitario e di assistenza in Valcomino. Per noi si tratta di una forte priorità per la quale ci stiamo battendo da tempo. Con l'istituzione del Distretto sanitario - prosegue - potremo potenziare i servizi in ambito sociale e in quello sanitario più in generale, quindi analisi, prelievi e altro. Soprattutto potremo disporre direttamente dei fondi che la Regione concede per il servizio di assistenza agli anziani e che oggi vengono manovrati dall'Aipes. Avere la possibilità di programmare gli interventi contribuirà a migliorare, concretamente, la sanità in Valle. Il commissario Asl ci dovrà ascoltare". La seconda mossa per elevare l'efficienza sanitaria è l'istituzione, nella vecchia sede dell'ospedale di Atina, del "Country Hospital" dove i medici di famiglia assisteranno i bisognosi 24 ore su 24. Un'equipe di medici della Valle è tornata nei giorni scorsi dal sopralluogo effettuato in Emilia Romagna per verificare il funzionamento di un "Country Hospital". E ora sarà avanzata la richiesta di istituzione all'Asl.