Martedì 18 Febbraio 2003
La Cgil denuncia
Gli ospedali sono pieni: malati trasferiti fuori provincia

«Ci dispiace, ma qui è tutto esaurito». E questa risposta non è giunta dalla biglietteria del teatro Ariston di Sanremo, ma dalla reception di tutti gli ospedali della Ciociaria. E chi cercava disperatamente un letto sono due malati della provincia. A lanciare l’accusa è la Cgil, che ha scritto una lettera di fuoco, in cui viene descritta l’odissea che hanno dovuto subire Vincenzo Valente di Cassino e Antonio Soave, di Sant’Elia Fiumerapido: «Un paziente - scrive Davide Della Rosa, della Funzione pubblica del sindacato - viene ricoverato d’urgenza al Pronto Soccorso di Cassino sabato scorso(si tratta di Valente, ndr). Attraverso una Tac viene diagnosticata una ischemia cerebrale. Ma sia a reparto di Medicina, sia a Geriatria non ci sono posti disponibili. I medici effettuano una verifica in tutti gli ospedali Ciociari. Nulla. Allora cercano di sistemare il paziente in qualche altro reparto del nosocomio di Cassino, ma senza esito. Alle 16, dopo 8 ore di attesa, il paziente viene trasferito a Isernia». Passa qualche ora e il fatto si ripere, sempre al Pronto soccorso di Cassino. Il malcapitato è Antonio Soave, portatore di handicap. Deve essere ricoverato per il «riacutizzarsi dello stato influenzale». Nulla da fare: viene trasferito a Formia, lasciando la madre, anziana, sola nella loro casa di contrada Valle Luce, nella campagna di Sant’Elia.
«Come è possibile tutto ciò?», si domanda la Cgil. «Come è possibile che la razionalizzazione dei posti letto negli ospedali, spinta dalla volontà della Regione di considerarli come caserme, abbia riguardato soprattutto l’area di medicina? Perchè, almeno nei mesi invernali, non sono previsti più posti letto? Sarebbe il caso - prosegue Della Rosa - di rivedere il Piano Aziendale di distribuzione dei posti letto, magari riaprendo l’Astanteria di Cassino e rimpiazzando i vuoti in organico».