Cronaca di Frosinone

Sabato 22 Febbraio 2003
L’assessore Formisano: «I neo assunti prenderanno servizio entro un mese». La precedenza verrà data a 120 infermieri
Sanità, via libera a 200 assunzioni
Asl: la giunta regionale ha approvato l’integrazione della pianta organica

di GIANPAOLO RUSSO

Boccata d’ossigeno per la sanità ciociara. La giunta regionale guidata da Francesco Storace ha, infatti, approvato una delibera con la quale si procede all’integrazione della pianta organica dell’Azienda sanitaria di Frosinone. Si tratta di 200 nuove assunzioni di cui 120 infermieri e 80 tra medici, tecnici e ausiliari. A Frosinone sono previsti 30 unità in più nel reparto di Anatomia patologica (vedi box a lato ndr) 50 unità sono destinate invece alla Residenza sanitaria per anziani di Arpino, 13 al Polo Ospedaliero B di Cassino e 26 ai Nad (nutrizione a domicilio per i malati terminali).
«Con questo provvedimento - ha commentato l’assessore regionale alla sanità, Vincenzo Saraceni - potremo offrire un migliore servizio agli utenti della provincia di Frosinone, abbattendo i tempi di attesa delle prestazioni sanitarie e garantendo al personale migliori condizioni di lavoro». Si tratta prevalentemente di figure professionali quali dirigenti medici, dirigenti biologici, tecnici di anatomia tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio, fisioterapisti, assistenti sociali e ausiliari socio sanitari
Soddisfazione viene anche dall’assessore alle politiche sociali, Anna Teresa Formisano: «L’impiego di queste nuove risorse umane - dichiara - particolarmente qualificate consentirà una migliore risposta in termini qualitativi del servizio sanitario. In questo modo, inoltre, si migliorerà l’efficienza e l’attenzione rivolta alle persone. Entro un mese i nuovi operatori saranno già sul posto di lavoro». Più scettici i sindacati:«Siamo nettamente al di sotto - dichiara Benedetto Mollica segretario provinciale della Cgil - delle esigenze dei cittadini. L’effetto dei tagli del governo Berlusconi si è fatta sentire anche in Ciociaria con la conseguenza che sempre più cittadini si rivolgono a strutture esterne alla provincia. Al centro di ogni azione deve tornare il diritto alla salute del cittadino». «Si tratta di una goccia nel deserto - ha dichiarato Rosa Roccatani, segretario provinciale dell’Ugl - le liste di attesa per gli interventi crescono, i posti letto sono sempre più insufficienti, le strutture sono quelle che sono. L’Ugl, comunque, valuta positivamente tale decisione che regolarizza gli organici di alcuni importanti servizi».