Cronaca di Frosinone

Domenica 2 Marzo 2003
L’occupazione fissa non arriva: sotto accusa l’amministrazione provinciale e i Comuni di Frosinone, Alatri, Ceccano e Sora
«Record di lavoratori utili, eterni precari»
La denuncia dell’Ugl: in Ciociaria più Lsu che in tutta Roma e provincia

di ANTONIO MARIOZZI

Oltre al maggior numero di aziende in "rosa" e al record del sommerso (il quaranta per cento, cioè 35 mila unità «in nero»), la provincia di Frosinone è quella con più alto numero di lavoratori socialmente utili nel Lazio. In Ciociaria, infatti, si contano ben 2.230 precari (il dato è aggiornato a settembre 2002), addirittura superiore anche alla provincia di Roma, dove a giugno del '98 gli Lsu erano 4715, vale a dire più del doppio rispetto al Frusinate. Lo denuncia l'Ugl, che chiede di garantire «una stabilizzazione dignitosa» agli Lsu. La "graduatoria dei precari" vede al secondo posto la provincia di Rieti (1.397), seguita da Latina (781), Roma(716) e Viterbo con appena 59. La Regione ha approvato il programma per il 2003 relativo alla stabilizzazione e al sostegno con il pagamento degli assegni di utilizzo. Di recente, l'assessore regionale al Lavoro Giorgio Simeoni ha anche annunciato un piano di 67 milioni per "sistemare" i lavoratori socialmente utili.
Ma l'Ugl ora va di nuovo all'attacco quando mancano solo tre mesi dalla scadenza della nuova proroga prevista per giugno. «E' un fatto sconcertante - sostiene il sindacato- che, quando ormai siamo in prossimità anche di questa nuova scadenza, non siano stati adottati da parte dell'amministrazione provinciale e di molti Comuni, a cominciare da Frosinone, Sora, Alatri e Ceccano, gli atti necessari per mettere in atto concrete forme di stabilizzazione e mettere quindi fine alla difficile e travagliata condizione lavorativa di tanti cittadini costretti a vivere con un compenso irrisorio, del tutto insufficiente per mantenere decentemente una famiglia». A Frosinone sono impegnati 280 Lsu, di cui 80 sono vicini alla pensione. «Se non ci sarà un'altra proroga - continua l'Ugl- cosa accadrà per gli altri e le loro famiglie? Una cosa è certa: non si può più andare avanti con le proroghe». L'Ugl, quindi, invita le amministrazioni locali ad adoperarsi con interventi concreti. «Il sindaco di Frosinone- conclude la nota dell'Ugl- rifiuta addirittura gli incontri e mostra il solito fastidio snob quando gli si ricorda l'esistenza del problema e non vuole la Multiservizi, più volte sollecitata».
Intanto la Regione, assicura l'assessore al Lavoro Giorgio Simeoni, è impegnata per trovare una soluzione. «La giunta - dichiara- ha concordato con il Ministero del Lavoro un ulteriore finanziamento in favore delle aree interessate da situazioni di svantaggio come le province di Rieti e Frosinone con l'obiettivo di attuare azioni progettuali nei settori dell'ambiente, sanità, cultura, trasporti e viabilità, finalizzate alla stabilizzazione complessiva di circa mille lavoratori».