Cronaca di Frosinone

Mercoledì 5 Marzo 2003
LA PROVINCIA ACCUSA
«Lsu, dalla Regione solo promesse»

Mancano poco più di tre mesi alla scadenza della proroga (30 giugno), ma per i lavoratori socialmente utili non c'è ancora nessuna certezza. Anche se la Regione Lazio ha da tempo approvato il piano operativo per la stabilizzazione degli lsu, con un impegno di spesa pari a 69 milioni di euro, non è stato fatto ancora nulla di concreto. «Il piano di stabilizzazione non solo non è pronto - commenta Oreste Della Posta, assessore provinciale alle Politiche del lavoro - ma addirittura ancora non si è tenuto alcun incontro per definire i criteri, le modalità e le procedure per l'attuazione del programma operativo. E la task-force provinciale, l'organismo che avrà il compito di applicare il piano dando sostegno, assistenza e supporto agli lsu, non è stata ancora costituita». E proprio questi ritardi, che fanno temere il peggio per i quasi 2000 lsu ciociari, hanno portato i sindacati a riunirsi in Provincia per un vertice con l'assessore Della Posta. Il rischio, infatti, è quello di interrompere bruscamente il sistema delle proroghe. Come spiega l'assessore Della Posta: «Se il piano non viene attuato non sarà più possibile concedere alcuna proroga. E se ciò non andrà ad incidere sui prepensionamenti (che in provincia riguardano circa 300 lsu), per 1900 lavoratori significherà non avere più un impiego. Se, invece, si procedesse già da adesso con la predisposizione del piano di stabilizzazione, seguendo le linee del piano operativo, sarebbe possibile nel giro di un anno stabilizzare tutti gli lsu». Il piano da attuare, infatti, prevede diverse possibilità: creazione di multiservizi per servizi del territorio; premio incentivante di 10 mila euro per uscire dal bacino lsu; contributi per stimolare la creazione di impresa e, infine, la possibilità di entrare in tre progetti da attivare nel settore sanitario e ambientale.