Cronaca di Frosinone

Venerdì 4 Aprile 2003
Il commissario della Asl: «Abbiamo pochi radiologi». La dottoressa Enza Diana: «Le prenotazioni slittano perché si fa tanta prevenzione»
I sindacati: «Il manager ha fallito, vada via»
Si allungano i tempi di attesa per analisi e visite: tre mesi per ecografia e Tac

di GIANPAOLO RUSSO

Curarsi in Ciociaria è sempre più difficile. I tempi di attesa per farsi visitare o per fare delle analisi si stanno allungando in maniera preoccupante. Dal 1998 ad oggi, per alcuni esami, le liste sono più che triplicate (i dati provengono dalla Regione). E così per un'ecocardiografia dai 15 giorni richiesti nel 1998 si è arrivati a 90 giorni, per una mammografia che si faceva in 3-4 giorni oggi occorrono 90 giorni così come per fare una e Tac. Una vergogna.
«Il problema c'è - ammette il commissario della Asl, Domenico Stalteri - ma a volte capita che per un medico la lista di attesa è di 3-4 mesi mentre per un altro, della stessa specialità, occorrono solo due giorni. Purtroppo non possiamo obbligare nessuno a rivolgersi ad un medico piuttosto che ad un altro. Poi c'è il problema che abbiamo pochi radiologi». La questione è che, oltre le ecografie, anche per altri esami specialistici si richiedono tempi lunghissimi. «Il vero problema - ribatte Enza Diana responsabile della Sia (servizi informatici aziendali) - è che mancano sia i radiologi ma anche altre figure personali. Se a questo aggiungiamo una popolazione sempre più anziana, e il fatto che si fa tanta prevenzione il quadro si commenta da sé».
Immediate e durissime le reazioni del sindacato. «Stiamo preparando una lettera al prefetto - dichiara il segretario della Cisl, Romano Fratarcangeli - in quanto Stalteri ha fallito per due motivi: è incapace a tessere relazioni con l'esterno. Sono tre mesi che chiediamo un incontro che puntualmente viene rinviato; gli impegni presi sono puntualmente disattesi. La Regione deve prendere immediati provvedimenti». Gli fa eco Benedetto Mollica segretario della Cgil: «Si vuol screditare la struttura pubblica a vantaggio di quelle private». «Non capiamo - continua Domenico Fracasso della Uil - perché da agosto Stalteri sia ancora commissario e non venga nominato manager. La sanità locale non può più attendere. Chiediamo che venga rimosso dall'incarico e che venga subito sostituito».