Cronaca di Frosinone

Mercoledì 9 Aprile 2003
A chi lascerà la società sarà corrisposto un incentivo di 4.500 euro
Soddisfatte Cgil, Cisl e Uil

di DOMENICO TORTOLANO

Dopo 12 giorni di lotte e di presidio davanti ai cancelli dello stabilimento Fiat di Cassino gli 89 lavoratori della Wes hanno vinto il braccio di ferro costringendo l'azienda a ritirare le 22 lettere di licenziamento e a scegliere la via morbida della mobilità per ridurre gli esuberi di personale per la crisi del mercato dell'auto. Si è chiusa così positivamente la vertenza della Wes, l'azienda che cura le pulizie industriali nel reparto di verniciatura dello stabilimento Fiat. Dopo una trattativa durata oltre dieci ore nella sede dell'Unione Industriale di Frosinone l'azienda ha accolto la proposta di Cgil, Cisl e Uil di ritirare i licenziamenti e di avviare la procedura di mobilità volontaria per 12 lavoratori entro il prossimo dicembre. Inoltre in base all'accordo vi sarà un incentivo di 4.500 euro per l'esodo e turni di lavoro il sabato e la domenica. E' stato poi concordato che la durata della procedura di mobilità sarà di 12 mesi al fine di individuare ulteriori volontari fino al raggiungimento di tremila ore di eccedenza di lavoro. «Il risultato raggiunto - è scritto in una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil- è frutto degli strumenti che il sindacato ha sempre messo in campo con responsabilità, con determinazione, con democraticità che ci hanno sempre contraddistinto».

Lo sciopero dei dipendenti della Wes aveva bloccato la settimana scorsa per un giorno la produzione della Stilo mentre venerdì i lavoratori della Fiat avevano scioperato due ore per turno in segno di solidarietà. «La Wes- ha detto Francesco Giangrande, segretario della Uilm- durante i giorni dello sciopero e dei presidi ha tentato senza riuscirvi, anche con lavoratori di altri siti, che dovevano sostituire quelli in sciopero, di intimidire e minacciare coloro che erano presenti davanti ai cancelli. La riposta è stata data con l'alta adesione allo sciopero in segno di solidarietà e per condannare chi ha consentito di fare entrare sconosciuti armati di bastoni. Si doveva arrivare a tutto questo per poi accettare le proposte formulate da tempo dai sindacati? La Wes avrebbe potuto evitare questa messa in scena». Soddisfatti dell'accordo anche Luciano Santigli della Cisl e Benedetto Truppa della Cgil. «La lotta dei lavoratori- hanno detto i due sindacalisti - ha permesso di raggiungere questo risultato e di limitare la perdita dei posti di lavoro. Un accordo importante in questo momento di incertezza del settore dell'auto».

Intanto nelle segreterie dei sindacati ferve il lavoro per preparare le liste per il rinnovo delle rsu. I 4.300 lavoratori della Fiat andranno alle urne il 14 e il 15 aprile per eleggere 39 delegati. Le liste in campo sono quelle di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm, Fismic, Ugl e Sincobas.