Sabato 12 aprile 2003
È sempre più profondo ormai il solco che divide i sindacati provinciali e il commissario straordinario dell’Asl

I

MONTA la protesta dei dipendenti dell’Asl interessati alle selezioni interne.


E quel che più sorprende è la spontaneità della rivendicazione, non affidata ad alcun sindacato. Stanchi delle incertezze, delle frasi tipiche del linguaggio burocratico, si sono rivolti alla nostra redazione per dare sfogo al malumore e alla delusione. Stiamo parlando di una problematica che riguarda circa 500 dipendenti, per lo più amministrativi, che da anni aspettano di progredire nella riqualificazione professionale e nell’adeguamento salariale. Dagli uffici amministrativi di via Fabi a quelli dell’ospedale di Frosinone e degli altri presidi dell’Asl, in tanti lamentano le stesse cose. L’Asl di Frosinone è rimasta l’unica del Lazio che, ancora dopo anni, non permette agli interni la riqualificazione e lo scorrimento professionale. Dalla fine dell’anno scorso piovono comunicati che danno per imminenti le selezioni interne previste dall’art.12 del contratto. Agli inizi di febbraio sono anche stati pubblicati i bandi e ai primi di marzo sono scaduti i termini per la presentazione delle domande. Da allora tutto si è arenato, la demotivazione aumenta e gli stipendi sono sempre più miseri. «È ora che in questa Asl – sostengono inviperiti i lavoratori – i contratti di lavoro siano applicati per intero e che le categorie dei dipendenti siano considerate alla pari. Per un concorso pubblico con oltre 4000 candidati le prove sono state fatte in un baleno mentre per le selezioni interne, dove l’Asl già conosce tutti i 500 candidati, passano i mesi e non si procede». E ancora: « Alcuni sindacalisti non sanno dare spiegazioni sui ritardi. Sembra che qualcuno voglia far rientrare dalla finestra situazioni non molto chiare per le quali, comunque, i percorsi e le norme sono del tutto diverse». Il riferimento è a quanti, assunti per fare un certo tipo di lavoro ne fanno un altro, senz’altro utile, ma certamente più gradito agli interessati. «Non si può fare di ogni erba un fascio, sostengono indispettiti gli interessati alle selezioni interne. Stiamo perdendo molti soldi e altri rischiamo di perderne con il nuovo contratto se tutto resterà così. Se in pochi giorni non saranno attuate le selezioni indette con la deliberazione n.32 del gennaio scorso, ricorreremo alla magistratura senza escludere manifestazioni spontanee nell’Asl e davanti alla presidenza della Regione». Sindacati e Asl che sta succedendo?