Cronaca di Frosinone

Domenica 4 Maggio 2003
Il sindacato scrive al commissario Asl. Ad Alatri per Tac e cardiogrammi gli utenti costretti a migrare a Frosinone e Anagni
Ceccano? Un ospedale da campo
La Uil: «Pazienti in corsia a Medicina, mentre altri reparti sono vuoti»

di MASSIMO CECI

Se c’è una vera emergenza, nel mondo della sanità ciociara, è che ognuno dice quello che vuole. E così il segretario provinciale della Uil-Funzione pubblica, Alberto Matassa, invia una lettera al commissario straordinario della Asl Domenico Stalteri e ai direttori sanitari Carlo Mirabella e Saverio Celletti per denunciare la situazione del reparto di Medicina di Ceccano, «dove si hanno a disposizione 19 posti letto, ma si continuano ad imporre ricoveri fino a 30 posti letto, con invasione di tutto lo spazio del corridoio». Accade invece ad Alatri che il consigliere comunale e regionale della Margherita, Pasquale Caponera, accusi Stalteri di spingere l’utenza a servirsi di altri ospedali per mancanza di organico a Cardiologia e Ginecologia.
«Nel periodo dell’emergenza, causata dall’influenza, tutti gli ospedali della provincia hanno dovuto mettere a disposizione dell’utenza un numero di posti letto maggiore delle disponibilità esistenti e tutti, eccetto Ceccano, sono tornati alla normalità finita l’emergenza - scrive Matassa - Lo spettacolo dell’ospedale di Ceccano non è certo dignitoso e procura molti problemi, sia agli operatori, per mancanza di spazio, che agli utenti, che non hanno a disposizione neanche la presa dell’ossigeno e che vengono completamente privati della privacy dovuta. Ritenendo che Ceccano non possa essere trasformato in un ospedale da campo, si chiede l’immediato ripristino della normalità». Ma non basta. Matassa cambia poi capo di accusa e attacca i vertici sanitari perché l’ospedale di Ceccano «è vuoto e sempre in attesa della riattivazione dei reparti di Chirurgia e Ortopedia». Insomma: l’ospedale di Ceccano è troppo pieno (a Medicina) ma anche troppo vuoto (a Chirurgia e Ortopedia)!
Pasquale Caponera, invece, preferisce prendersela con i «gravissimi problemi di Cardiologia, Ginecologia e Ortopedia» dell’ospedale di Alatri. Secondo il consigliere provinciale, infatti, ad Alatri «non ha preso servizio alcun cardiologo 24 ore su 24, nonostante le promesse del commissario, ma solo per poche ore al giorno e in prestito dall’ospedale di Anagni. Inoltre, per effettuare gli ecocardiogrammi bisogna “emigrare" a Frosinone o Anagni. Lunghissimi i tempi per visite cardiologiche ed elettrocardiogrammi. E che dire di ecografie e Tac? Stalteri parla di 3 mesi e di 20 giorni, ma tanti amici testimoniano che i tempi sono molto più lunghi».