Cronaca di Frosinone

Sabato 19 luglio 2003

Sanità senza pace/ Stalteri se ne va tre giorni dopo aver ”tagliato” il direttore amministrativo. Al suo posto nominato Carlo Mirabella
Terremoto all’Asl, si dimette il commissario
Storace: voleva tornare a Roma, vicino alla famiglia. De Angelis (Ds): un altro fallimento

di LUCIANO D’ARPINO

Terremoto ai vertici dell’Asl di Frosinone: il commissario straordinario Domenico Stalteri si è dimesso. La lettera l’ha consegnata direttamente al governatore del Lazio Francesco Storace ieri mattina, poco prima della riunione di giunta. Al suo posto è stato nominato, sempre come commissario e non come direttore generale, Carlo Mirabella, attuale direttore sanitario.
La differenza tra commissario e direttore generale è sostanziale. In sintesi: un commissario può essere cacciato dalla sera alla mattina senza per questo dover continuare a pagargli lo stipendio con i soldi pubblici (in media 150 mila euro netti l’anno); un direttore generale invece, è più garantito in quanto lo si può cacciare lo stesso se non rende o se dà fastidio, ma bisogna continuare a pagarlo per i cinque anni di contratto sottoscritti all’atto della nomina (è già accaduto con l’ex manager Torti). Il commissario, dunque, è meno autonomo e il suo destino dipende unicamente dal presidente della giunta regionale che lo nomina.
Ma perché si è dimesso Stalteri dopo un anno di incarico? Lui non parla. Di certo ha mollato il timone esattamente tre giorni dopo il dimissionamento del direttore amministrativo Giovanni Terlizzo con cui Stalteri aveva avuto alcuni scontri (sugli straordinari, sulle assunzioni e sull’appalto per il nuovo ospedale). C’è chi dice, infatti, che la ”cacciata” di Terlizzo non sia andata giù al presidente della Commissione sanità, il consigliere regionale Alessandro Foglietta di An, il quale avrebbe dunque preteso la ”testa” di Stalteri.
Questa ipotesi, però viene negata decisamente dal presidente della giunta Regionale Francesco Storace, sempre di An: «E’ una favola - afferma - la decisione di Stalteri era nell’aria da tempo e me ne aveva parlato già diverse volte. Era stanco di fare il pendolare. Anche lui ha famiglia e più volte aveva espresso il desiderio di tornare a Roma. Nessun terremoto, è una questione di ordinaria amministrazione. Ha fatto un buon lavoro e ora troverà una collocazione di livello. Mi pare eccessivo attribuire il tutto a dei presunti scontri con Terlizzo». Ma perché avete scelto di andare avanti con un altro commissario straordinario come Mirabella invece di nominare un direttore generale? «Non capisco questo intestardirsi sulle parole - replica Storace - il commissario ha gli stessi poteri del direttore generale. E’ una soluzione interna che era stata anche auspicata dalla Cisl. Di sicuro Stalteri ha ben operato. Sto leggendo la sua relazione che è di livello: ha sbloccato la realizzazione dei nuovi ospedali di Frosinone e Cassino e ha lavorato alla programmazione degli interventi per quello di Sora. Di sicuro lascia una situazione della sanità migliore di tre anni fa».
Ma il consigliere regionale di Ds, Francesco De Angelis, non la pensa così: «Storace ha detto la stessa cosa un anno fa del manager Cavallotti quando fu costretto a lasciare Frosinone.Il presidente della giunta regionale ora se la prende anche con i pendolari. La verità che il centrodestra ancora una volta ha fallito nella gestione della sanità. Ogni volta ci hanno detto che stavano portando a Frosinone i migliori dirigenti. Dopo un po’ si scopre che non è più vero e li cacciano. La giunta regionale di centrodestra ha compiuto oggi l’ennesimo atto scellerato mettendo seriamente a rischio la salute dei cittadini della nostra provincia. E’ ora di finirla! La politica deve stare fuori dalla sanità. I cittadini e gli operatori sanitari sono stanchi di questo modo di gestire e governare la sanità pubblica nella nostra provincia».