Cronaca di Frosinone

Mercoledì 23 luglio 2003

Pochi medici, è ancora emergenza
Asl commissariata, la Cgil insiste: subito un vero manager

di DOMENICO TORTOLANO

"E' sorprendente la coincidenza tra la defenestrazione di Stalteri e lo sblocco dei lavori del nuovo ospedale di Cassino e del nucleo di valutazione per la costruzione di quello di Frosinone". Lo scrive in una nota il segretario generale della Funzione Pubblica della Cgil, Davide Della Rosa, il quale parla di una "stranezza che ci riconduce all'interrogativo già posto da più parti, perché un nuovo commissario straordinario all'Asl di Frosinone e non un direttore generale nella pienezza delle sue funzioni?" Per il sindacalista la risposta è semplice. "Il direttore generale - osserva- per quanto debba dar conto periodicamente a chi lo ha nominato e cioè la giunta regionale, ha una sua autonomia di poteri e responsabilità e qualora non sia lui stesso ad interrompere unilateralmente il contratto quinquennale, deve essere retribuito per l'intero mandato. Il commissario straordinario, nominato in casi eccezionali per assicurare l'ordinaria amministrazione, pur avendo gli stessi poteri del direttore generale, è letteralmente nelle mani (ostaggio) del presidente della giunta regionale, che può ( vedasi il caso Stalteri) incoronarlo o defenestrarlo nello spazio di un mattino" Per Davide Della Rosa le conseguenze sono ovvie, "se un direttore generale ha le capacità può anche dire di no alle scelte sbagliate e agli eventuali illeciti che questa o quella maggioranza politica vuole imporre contro la sua volontà mentre un commissario straordinario deve piegare la testa e dire sempre di si, pena la sua cacciata senza dare alcuna spiegazione. "
Per questo motivo la Cgil si è dichiarata contraria alla nomina di un nuovo commissario che, secondo il sindacato, indebolisce il vertice dell'Asl in un momento cruciale della sua stessa esistenza. "La riorganizzazione del personale- conclude Della Rosa- l'atto aziendale ancora mancante, gli investimenti in tecnologie ancora troppo carenti, il controllo degli appalti per la costruzione dei due nuovi ospedali di Cassino e Frosinone e di altre decine di opere sono aspetti che richiedono scelte coraggiose e forse anche impopolari ma che solo un vertice nella sua pienezza di poteri può compiere."
Intanto all'ospedale "Gemma De Bosis" di Cassino continua la carenza di personale medico e infermieristico e molti hanno dovuto rimandare le ferie. I tre medici mandati dall'Asl qualche settimana fa a coprire i posti vacanti del Pronto Soccorso se ne sono andati ed ora a lavorare sono soltanto in sei che devono far fronte a circa 140 pazienti al giorno. Poi sono stati tolti 8 posti letto alla divisione Medicina e carenze si registrano in quasi tutti i reparti con problemi per l'utenza.