Cronaca di Frosinone

Giovedì 7 agosto 2003
LO SCONTRO
E la sfida si infuoca sulle nomine dei vertici

Comincia a distanza la sfida tra il nuovo commissario straordinario della Asl di Frosinone Carlo Mirabella e il suo precedessore Domenico Stalteri. «Datemi tempo e cambierò la sanità ciociara», dice Mirabella. «Un manager ciociaro che conosce l’ambiente dove lavora», lo appoggiano i sindacati. «Non c’è opera pubblica finanziata che non sia ancora stata attivata sotto la mia gestione», risponde Stalteri. Ma intanto tutti gli atti firmati da Mirabella e dal suo “nuovo” direttore amministrativo Giovanni Terlizzo rischiano di essere dichiarati nulli dal tribunale. «Nella Asl di Frosinone è sempre esistito un grosso conflitto tra management e personale - osserva Luigi Canali, segretario regionale Cisl-Fps - Questo comporta la sottoutilizzazione delle professionalità che sono in azienda. Manca infatti un progetto aziendale che le valorizzi. Non credo che Stalteri abbia potuto fare qualcosa in questo campo: con lui è mancata la continuità. Ogni nuovo manager mette da parte le cose fatte dagli altri. Spero e sono convinto che Mirabella possa fare molto, se i partiti lo aiuteranno: è ciociaro e conosce bene l’ambiente». Queste sono le proposte della Cisl: «Tre grossi presidi (Frosinone, Cassino e Sora) e trasformazione degli altri in strutture pre-ospedaliere e centri di riabilitazione e lungodegenza. Investimenti in formazione e aggiornamento del personale, nell’acquisto di attrezzature tecnologiche che restituiscano al paziente la fiducia verso gli ospedali della provincia». «Lancio la proposta - annuncia Canali - di un confronto tra forze politiche e sociali per la razionalizzazione della spesa sanitaria e il miglioramento delle prestazioni». Insomma, Mirabella meglio di Stalteri. «Quando sono arrivato a Frosinone - ribatte l’ex commissario straordinario - ho trovato 68 centri di acquisto: ogni primario comprava farmaci senza alcun tipo di controllo. Ma i prezzi erano diversi per lo stesso prodotto. Colpa di chi doveva controllare. La Asl di Frosinone non ha ancora capito il concetto di azienda: non si tratta di un’unica struttura, ma di quattro Poli, ognuno con un proprio referente politico. E così si capiscono gli sprechi: i presidi minori, come Ceprano, Arpino, Isola del Liri, perdono un milione e mezzo di euro l’anno. Se venissero concentrati dove si produce di più, le cose cambierebbero». E questo spiega una volta per tutte i veri motivi del licenziamento di Terlizzo da parte di Stalteri. Intanto scoppia la grana delle presunte incompatibilità di Mirabella e Terlizzo. Mirabella è dipendente Asl e la legge prevede l’incompatibilità del suo lavoro con la carica di direttore generale. Siccome il commissario straordinario assume i poteri del direttore generale, in molti lo ritengono incompatibile. Tra di loro anche Stalteri (che ha investito della questione i Revisori della Asl) e Davide Della Rosa della Cgil. Terlizzo invece non è dipendente dell’azienda, ma la legge prescrive che per ricoprire l’incarico di direttore amministrativo debba aver gestito il comparto Sanità per almeno sette anni, mentre lui proviene dal settore Ambiente della Provincia di Latina.

Ma. Ce.