Cronaca di Frosinone

Domenica 17 agosto 2003

Sora/Esplode la protesta in ospedale
Malati al caldo torrido, impiegati Asl con l’aria condizionata

di PAOLO CARNEVALE

All’ospedale di Sora d’estate il caldo lo sentono solo nei reparti, tra i malati, i medici di guardia e gli infermieri; mentre nei reparti amministrativi e negli uffici l’aria condizionata consente di fruire di buona temperatura anche durante questo ferragosto incandescente. Forse sarebbe stato, a suo tempo, il caso di investire in impianti di condizionamento anche nell’ospedale vero e proprio, evitando ai malati ed agli altri temperature che si avvicinano ai 35 gradi all’ombra. E’ solo l’ultima denuncia che coinvolge il SS. Trinità di Sora che da tempo ormai finisce troppo spesso per caratterizzarsi come posto di mala sanità, in cui purtroppo la buona volontà dei medici e degli infermieri presenti fa a pugni con la scarsità di risorse, e l’esiguità ancora maggiore di investimenti per migliorare il tutto.
A lanciare il sasso è stato ieri mattina un medico dell’ospedale che, per motivi comprensibili, ha scelto di non rilevare la sua identità, limitandosi a lanciare parole più dure delle pietre. «All’inizio di questa estate la direzione ha investito parecchio per impianti di condizionatori d’aria destinati a far lavorare meglio le persone». Intanto sono stati posti solamente nelle zone amministrative; nei locali del vecchio ospedale, situati nella zona centrale della città di Sora e negli uffici della struttura del SS. Trinità. La collocazione che non ha mancato di creare polemiche quando, con il crescere delle temperature sono cresciuti proporzionalmente i disagi, e con essi le proteste di chi non capiva il perché di certe scelte così mirate.
«Ma purtroppo ha detto ancora il medico in questione ormai in questo ospedale le proteste sono state superate di gran lunga dalla Rassegnazione di chi pensa che tanto non serve arrabbiarsi per migliorare la situazione». Diversi gli esempi citati: sale operatorie ancora in fase di sistemazione da diversi anni, per cui delle sette sale presenti solo la metà sono operative di cui appena una per interventi di vera urgenza. Oppure problemi di parcheggio della struttura, che spesso obbligano i malati e i loro parenti a sistemare la macchina in divieto si sosta, salvo poi trovare al ritorno l’immancabile multa.
Insomma, una situazione sconfortante; spesso acuita dalle decisioni dell’azienda quanto meno discutibili. «Come ad esempio ha detto sempre il medico la circolare che ci è arrivata più o meno un mese fa che in pratica ci ”invitava” a dirottare un certo numero di ammalati all’ospedale di Cassino, nel nome di un riequilibrio delle prestazioni al livello dei vari centri sanitari in Provincia». Dalla direzione di Sora, per ora, nessun commento; solo un invito a rivolgersi direttamente alla direzione generale di Frosinone. Mentre il caldo continua a dare fastidio a tutti, malati e medici.