Cronaca di Frosinone

13 agosto 2003
Scoppiano letteralmente alcuni servizi degli ospedali ciociari, colpa del notevole incremento di richieste di ricovero
La sanità tra emergenza ed emergenze
Si vive ormai una situazione di allarme rispetto alla stessa garanzia di qualità delle prestazioni

Tra emergenza ed emergenze. Scoppiano letteralmente gli ospedali ciociari, anche per l'aumento a dismisura del ricoveri, causa forse anche il caldo, per patologie cardiache, respiratorie, pressorie. Il Pronto soccorso dell'Umberto I sta facendo i salti mortali per venire incontro alle centinaia di richieste, con medici super affaticati, personale infermieristico al lumicino causa anche le ferie, ausiliari sott'organico. Anche il reparto di medicina è preso d'assalto da pazienti, molti dei quali provenienti fuori provincia. Insomma, è emergenza bella e buona e non vorremmo che alla fine tutto ciò andasse a scapito della qualità dell'assistenza, che comunque va assicurata at massimo grado in qualsiasi situazione e condizione.
Sul problema è intervento anche il Tribunale per i diritti del malato che ha presentato una sorta di "vademecum" rispetto alle situazioni sulle quali non si può transigere, proprio perché ci sono di mezzo i diritti e soprattutto la sicurezza del cittadino bisognoso di assistenza medica. Di fatto accade che, al ripresentarsi dell'estate, si ripropongono puntualmente le solite disfunzioni e proprio per questo è più che mai necessario non abbassare minimamente Ia guardia rispetto ad una situazione oltremodo difficile. Aggravata, se vogliamo, dalla chiusura di alcuni reparti e l'accorpamento di altri, sempre, riteniamo, per far quadrare i conti di un organico assolutamente inadeguato. In una condizione che non è "esclusiva" dell'ospedale di Frosinone ma anche di tutti gli altri della provincia. Insomma siamo all'allarme e fa davvero paura in questo periodo il solo pensiero di potersi ammalare e dovere perciò ricorrere alla struttura ospedaliera. Si dirà che Ia colpa non può essere certamente ascritta agli operatori sanitari, siano essi medici, infermieri, ausiliari e così via, tutti encomiabili sotto ogni punto di vista: Forse non sarà neppure colpa del balletto dei commissari straordinari. Ma è sacrosantamente vero, però, che, non soltanto non si mette mano ad una seria pianificazione e programmazione, ma non si riesce neppure a far fronte alla benché minima emergenza, nonostante possa ripresentarsi puntuale ogni estate. Chissà se il nuovo corso appena apertosi alla Asl di Frosinone comprenda anche, finalmente, una netta, decisa inversione di rotta.

Sil.Cio