Cronaca di Frosinone

Mercoledì 10 settembre 2003

SORA/LA DISAVVENTURA DI UN ANZIANO IN CORSIA
«Le bende? Le porti da casa»

«Le garze sono finite. Se vuole continuare la medicazione se le porti da casa». E’ quanto è stato detto a un anziano di San Donato Val di Comino in cura presso l’ospedale di Sora.
A denunciare pubblicamente il caso di malasanità è stato Antonio Cardarelli, consigliere di Rifondazione Comunista al comune di San Donato. In una nota Cardarelli ha scritto: «Ancora una volta devo denunciare un vergognoso episodio di malasanità. E’ accaduto all’ospedale di Sora. A un paziente di San Donato, da un medico dello stesso presidio, sono state prescritte sedici medicazioni (una al giorno) da effettuare presso il reparto “Chirurgia C”. Alla decima medicazione al paziente è stato comunicato che per il proseguimento del trattamento avrebbe dovuto portarsi da casa fasce e garze sterili perché l’ospedale non ne aveva più a disposizione. Alla richiesta di spiegazioni del paziente, il medico di turno ha risposto che la situazione dell’ospedale di Sora è precaria. Devo anche denunciare - prosegue Cardarelli - che il paziente, non potendo camminare, aveva bisogno di una sedia a rotelle introvabile in ospedale. La sanità - prosegue il consigliere - è una piaga sociale da tutti discussa, ma che nessuno ha interesse a risolvere. L’ospedale di Sora è stato visitato da vari politici, che si sono impegnati per una risoluzione immediata dei problemi. Solo chiacchiere… Metà struttura è completamente chiusa, i pazienti in gravi condizioni, quindi costretti al ricovero, vengono “letteralmente parcheggiati” in reparti parzialmente funzionanti fino a quando non si libera un posto nel reparto di destinazione. Solo una grande mobilitazione di massa - conclude Cardarelli - riuscirebbe a smuovere le acque. E questo si può fare se tutti i cittadini si mostreranno uniti contro una situazione davvero critica e vergognosa».
Già in passato il nosocomio sorano è stato oggetto di polemiche per le scarse attrezzature di cui dispone. Non solo i cittadini sono scesi più volte in piazza con tanto di fiaccole per protestare, ma anche i sindaci del comprensorio hanno più volte esternato il loro dissenso verso la precarietà della sanità: il sindaco di Pescosolido, Renzo Cancelli, ha perfino fatto lo sciopero della fame. Che ha sospeso dopo le promesse della dirigenza della Asl. A seguito alle varie proteste ache il governatore del lazio, Francesco Storace, fece visita al nosocomio.

St. De Ang.