Cronaca di Frosinone

Lunedì 29 settembre 2003
CASSINO — «Il personale del pronto soccorso e della postazione del "118" dell’ospedale "Gemma De Bosis" ...

... è stanco di lavorare oltre il normale orario di lavoro per sopperire alla cronica carenza di organico e non vedersi remunerato il lavoro supplementare e straordinario».
Questa la denuncia del segretario generale della Fps Cisl di Frosinone Angelo Ricci e dei suoi rappresentanti in seno al polo D- che stufi della situazione minacciano di passare all’azione sindacale. «Abbiamo sollecitato più volte la direzione dell’Asl ed in particolare la dirigenza amministrativa a voler provvedere al pagamento delle prestazioni straordinarie - rincara la dose Ricci - ma dall’altra parte anziché adoperarsi per evadere le legittime richieste del personale fanno orecchie da mercante , Altro che disponibilità a realizzare una politica di concertazione, di ascolto e di soddisfazione dei diritti dei lavoratori. Perché quello che si chiede non è altro che retribuire per tempo prestazioni di lavoro che vanno oltre il normale orario di lavoro che il personale accetta di fare per scongiurare l’interruzione del servizio a scapito della povera gente su cui non si possono scaricare le responsabilità dei vertici aziendali».
La Cisl Fps provinciale è seriamente intenzionata a non demordere: «Non è serio approfittarsi così come fa la dirigenza dell’azienda sanitaria della disponibilità e del senso di responsabilità del personale addetto ai servizi di emergenza - conclude la nota di fuoco vergata dal segretario provinciale Angelo Ricci - che pur di assicurare le prestazioni e il servizio alla cittadinanza bisognosa di cure e di assistenza non ricorre all’arma dello sciopero. Ma tutto nella vita ha un limite e questo l’Asl lo ha superato da tempo».