Cronaca di Frosinone

Venerdì 3 ottobre 2003

Emergenza sanità nel capoluogo/ Foglietta replica: «Normale dare precedenza alle urgenze. Critiche stupide»
Ospedale al completo, stop ai ricoveri
La Asl: «Non ci sono più posti». I Ds: «Situazione da Terzo mondo»

di GIANPAOLO RUSSO

L’Ospedale ”Umberto I” del capoluogo è al collasso. Non ci sono più posti letto. I vari reparti del nosocomio scoppiano: impossibile accettare nuovi ricoverati. E così l’Azienda sanitaria locale ha dato disposizione di bloccare tutti i ricoveri programmati in questi giorni. Il provvedimento è scattato già da ieri, nel reparto di chirurgia generale: un paziente che aveva già da tempo prenotato un ricovero per un’operazione è stato rispedito a casa. Motivo ufficiale: i reparti sono sovraffollati e non ci sono più posti per le urgenze. Il blocco è stato, almeno per ora, previsto sino a lunedì. Ma, se si è arrivati a questo punto, è facile immaginare che si tratta solo di un provvedimento che rischia di ripersi nuovamente e chissà per quanto tempo. E le liste di attesa sono, quindi, destinate ad allungarsi ulteriormente. Dure critiche giungono da esponenti di centrosinistra che attaccano la direzione sanitaria e la politica regionale in materia di sanità: «E’una decisione da terzo mondo - dichiara Francesco De Angelis, consigliere regionale dei Ds - grave e dannosa che colpisce tutti i cittadini che sono in lista di attesa per la soluzione dei propri problemi di salute. Una decisione che comporta anche un grave dispendio di risorse umane e tecnologiche per inattività di servizi e delle sale operatorie. Il problema del sovraffollamento dell’ospedale del capoluogo è stato aggravato dalla recente diminuzione dei posti letto attuata dalla Regione Lazio e va risolta potenziando i servizi ed in particolare il Pronto soccorso con l’assunzione di medici ed infermieri. La Asl di Frosinone ha scelto la strada più dannosa, quella del blocco dei ricoveri programmati. E’ questa una scelta che conferma la volontà politica del centrodestra di smantellare il servizio sanitario pubblico in una logica di contenimento della spesa che apre la strada alla privatizzazione». Duro anche Davide Della Rosa segretario provinciale della funzione pubblica della Cgil: «E’ la prima volta che accade una cosa del genere a Frosinone - dichiara - ed è la dimostrazione dell’assenza totale di programmzione da parte della Asl. La Regione Lazio, inoltre, ha recentemente diminuito di 160 unità i posti letto in provincia pur essendo già inferiori alla disposizione normativa di quattro posti ogni mille abitanti. Inoltre il governo di Storace ha provveduto a tagliare di ulteriori 35 milioni di euro le risorse per la sanità locale. Cosa succederà tra qualche mese quando, complice anche l’arrivo dell’influenza, i ricoveri aumenteranno?».
Di parere diverso è il presidente della commissione regionale della Sanità, Alessandro Foglietta: «Nel caso di sovraffollamento - dichiara l’esponente di An - è normale che si dia maggiore spazio alle urgenze mentre il rinvio di solo qualche giorno di un ricovero programmato e, quindi, non urgente può essere criticato solo da qualche bambino stupido e piagnucolone. La sinistra, ancora una volta, ha dimostrato la sua ineguatezza e disonestà intellettuale a fare opposizione».