Cronaca di Frosinone

Giovedì 9 ottobre 2003

Cassino/La Asl istituisce una commissione arbitrale formata da tre tecnici per dirimere la controversia
Nuovo ospedale, i lavori sono a rischio
L’impresa di costruzione rivendica 7 milioni di euro per i continui stop

di DOMENICO TORTOLANO

Le promesse del commissario dell'Asl per risolvere le carenze dell'ospedale "Gemma De Bosis" e del complesso ospedaliero in costruzione hanno lasciato insoddisfatti gli amministratori comunali di Cassino sia della maggioranza che dell'Ulivo ma anche i sindacati. Anzi ha suscitato nuove polemiche la decisione del Commissario Carlo Mirabella di tamponare la carenza di medici nel pronto soccorso dell'ospedale di Cassino predisponendo dei turni anche tra i medici dei vari reparti. La Cgil ha chiesto all'azienda sanitaria «perché, per un fatto così importante, non siano stati ascoltati i medici diretti interessati, ma solo i primari, perché i dirigenti medici siano ancora sprovvisti dell'assicurazione dei rischi professionali prevista dal contratto; se è vero che alcuni operatori assunti tempo fa siano stati poi destinati ad altri servizi». Ma soprattutto la Cgil chiede alla Asl se i turni da coprire rientrino nel normale orario di lavoro o se si tratta di attività supplementare.

E critiche all'Asl per i ritardi nella costruzione del nuovo ospedale vengono dalla Cgil e dall'Ulivo. Infatti al centro della contestazione sono i 14 miliardi di vecchie lire reclamati dalla ditta costruttrice a causa del fermo lavoro degli ultimi anni per le varianti apportate al progetto. Una lite, secondo il consigliere comunale Gianfranco Petrillo, che potrebbe portare al blocco dei lavori e alla consegna della struttura non prima del 2005. La dirigenza dell'Asl minimizza sostenendo che la ditta non può pretendere nulla e che la stessa non ha subito alcun danno dalle varianti in corso d'opera. Però per questo contenzioso il 15 settembre scorso l'Asl ha autorizzato la costituzione di una commissione arbitrale formata da tre tecnici (un esterno e uno per parte) che dovrà stabilire la congruità o meno della somma richiesta dalla ditta. «Se la commissione - ha risposto la dirigenza Asl - dovesse riconoscere tale somma alla ditta i soldi non potranno essere presi dal finanziamento dell'ospedale ma sarà l'Asl o la regione a cercarli altrove per pagare la ditta». Anche per Petrillo alla ditta non spetta nulla di questi soldi. «Però - osserva - da quando è stato sostituito il responsabile della procedura amministrativa per gli appalti degli ospedali l'Asl sembra più morbida verso le richieste delle ditte e questo potrebbe influenzare la commissione arbitrale. I lavori sono in forte ritardo, ci sono difficoltà per l'impiantistica spostata da un capannone all'ultimo piano dell'edificio, sono da costruire le rampe per il pronto soccorso realizzato stranamente al secondo piano e poi lo svincolo stradale tra l'altro mal progettato».