Cronaca di Frosinone

Giovedì 23 ottobre 2003
CASSINO L'Asl e la ditta che ha in appalto i lavori della nuova struttura cercano l'intesa
Ospedale, la palla agli... arbitri
Riunione nei primi giorni di novembre per risolvere il contenzioso

CASSINO — Sarà un collegio arbitrale, che si riunirà nei primi giorni di
novembre per le prime formalità di rito, a stabilire se la richiesta di risarcimento, di circa sette milioni di euro, avanzata dall’impresa che si è aggiudicata i lavori del nuovo ospedale è lecita o meno. L’Asl e la ditta sembrano aver raggiunto un’intesa di massima su chi dovrà essere il terzo arbitro, che avrà la funzione di presidente, e che dovrà decidere unitamente ad altri due nominati direttamente dalle parti in contenzioso. Il ricorso alla procedura arbitrale potrà sicuramente favorire una sollecita definizione del contensioso che si trascina da oltre un anno e che rischia di compromettere la fine dei lavori, prevista per l’estate del prossimo anno. Tutto ruota intorno a un aumento chiesto dalle imprese, che hanno in appalto e subappalto i lavori, e motivato dal fatto che nel corso dell’esecuzione dei lavori sarebbero sorti imprevisti, che hanno richiesto lavori straordinari non contemplati nei capitoli dell’appalto originario. Alla base del disguido, in poche parole, sarebbe ancora una volta una divergenza tra i lavori prospettati dai progettisti e quelli che sono risultati necessari, una volta iniziata la realizzazione del nuovo nosocomio. Il consenso concesso dalla direzione dell’Asl al ricorso alla procedura arbitrale sembra un segnale di apertura alle richieste dell’azienda che fin dall’inizio sono state ritenute pretestuose dalla direzione sanitaria, che in una nota aveva parlato senza mezzi termini di semplici pretesti addotti dall’impresa che non potevano essere presi in considerazione, perché l’azienda non poteva permettersi l’elargizione di somme non dovute. In attesa che venga realizzato il nuovo complesso ospedaliero, continuano a piovere critiche sulla direzione sanitaria in merito alla gestione dell’ospedale "Gemma De Bosis" di Cassino. Sotto accusa è negli ultimi giorni il metodo con cui si è proceduto a redigere la graduatoria per l’assegnazione del posto di primario nel reparto di chirurgia, rimasto scoperto dopo il pensionamento del titolare. A scagliarsi contro la direzione sanitaria è stato il consigliere comunale cassinate, il medico Gianfranco Petrillo, secondo il quale il criterio scelto dell’anzianità di servizio non garantisce il buon funzionamento del reparto, dal momento che potrebbe essere preferito un medico anziano, ma con poca esperienza riguardo al numero di interventi eseguiti, a discapito di uno più giovane, ma con più ore di interventi effettuati.