Cronaca di Frosinone

Martedì 30 dicembre 2003
Ospedale, soliti mali di... stagione
Interventi delle associazioni civiche, di An e del sindaco Riccardo Roscia

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO — «Nei periodi di festa – commenta il referente del centro per i "Diritti del cittadino" – emerge, in maniera clamorosa, la mancanza di personale, soprattutto infermieristico. Nella routine quotidiana, gli imboscati sono "coperti" dai lavoratori in attività di servizio, che compiono con diligenza il loro dovere. Ma quando, a causa dei periodi di feste prolungate, si registrano le assenze, la latitanza degli imboscati appare ad occhio nudo».
«È un male inestinguibile – rileva un componente del direttivo del Tribunale del malato – Nessuno riesce ad estirpare la malapianta degli imboscati. Forse, un maggiore controllo potrebbe almeno attenuare le conseguenze negative che si ripercuotono sempre sui malati». Il vice presidente del circolo alleanzino, Gino Trotto, osserva che «coloro che si vantano di avere evitato la chiusura (sic!) del "P. Del Prete" potrebbero estendere la loro vigilanza anche su altri settori riguardante la gestione della sanità per evitare le solite disfunzioni. Comunque, il governatore Francesco Storace e il presidente della commissione regionale alla sanità, Alessandro Foglietta, stanno concertando un piano per potenziare definitivamente il nostro ospedale. Il circolo di An continuerà a stimolare i loro rappresentanti istituzionali, affinché intervengano al momento opportuno, come ha fatto negli anni trascorsi».
Il sindaco Riccardo Roscia è mobilitato per indurre il direttore generale dell’azienda sanitaria, Carlo Mirabella, a rendere agibili tutti i locali del «Pasquale Del Prete», compresi quelli del vecchio ospedale. «Solo quando saranno in funzione – avverte il sindaco Roscia – tutti gli spazi disponibili mi sentirò pago. Intanto, sento il dovere di ringraziare il governatore Storace e il consigliere regionale Foglietta per la sensibilità dimostrata. Entro il prossimo anno, spero di vedere esaudito il mio desidero: il completamento del "P. Del Prete"».