Cronaca di Frosinone

Giovedì 8 gennaio 2004

PONTECORVO Problemi per gli utenti: le associazioni civiche insorgono e si rivolgono ai vertici dell’Asl
Il centro unico prenotazioni va in tilt

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO — La latitanza dei dirigenti dell’Azienda sanitaria ha messo in tilt il centro unico di prenotazione (Cud). È bastato il guasto del «rooter», interfaccia che permette il collegamento in linea tra i centri di Cassino e Pontecorvo, per mettere in crisi il centro telematico, in virtù del quale gli utenti ottengono le visite specialiste. Gli addetti ai lavori si sono preoccupati di avvertire il responsabile del servizio di manutenzioni (la dott.ssa Diana), ma tutto è stato inutile. Anzi, è stata avvertita anche la società (Soft Service), che cura la manutenzione dei macchinari.
Ma la stessa, non avendo ricevuto l’assenso del funzionario addetto, non ha potuto fare alcunché. Sta di fatto che tutte le prenotazioni, comprese quelle del centro assistenza domiciliare (Cad) e di tutti gli altri utenti, sono state disattese, a causa del mancato funzionamento dei computer. Ora, è vero che il guasto si è prodotto in un momento particolare, ma la sostituzione di un pezzo di ricambio non dovrebbe costituire un intralcio insuperabile. Le associazioni civiche (Tribunale del malato e centro per i «Diritti del cittadino») hanno segnalato il «fattaccio» al direttore generale Carlo Mirabella.
Ma senza sortire alcun effetto. «Sono queste piccole cose – rilevano le associazioni civiche – che mostrano la scarsa attenzione verso gli utenti. Gli amministratori avrebbero potuto con una telefonata avvertire la società Soft Service che occorreva sostituire il pezzo difettoso. Ma, dovendo seguire la prassi burocratica, i tempi operativi sono diventati infiniti. È opportuno intervenire senza perdere altro tempo prezioso per la salute dei cittadini indifesi».