Cronaca di Frosinone

Martedì 2 marzo 2004
ALATRI - I tre partiti di maggioranza esprimono ancora una volta preoccupazione per le condizioni dell’ospedale «San Benedetto».

Così parlano Caponera (Programma Alatri), Padovani (Ds) e Sugamosto (Margherita), al termine di un incontro svoltosi alcuni giorni fa con il direttore generale Asl, Carlo Mirabella. «Il faccia a faccia – dicono – è stato cordiale: Mirabella ci ha assicurato di conoscere tutti i problemi del nosocomio, purtroppo però di risposte precise e concrete per la soluzione dei tanti mali che affliggono il nostro ospedale non ne abbiamo avute». L’incontro, come hanno precisato i tre esponenti politici, era stato richiesto appunto «per discutere dei problemi irrisolti, vecchi e nuovi, che attanagliano il San Benedettoe che ogni giorno creano disagi alla popolazione, minando il futuro stesso della struttura». Alla soddisfazione per il colloquio avuto, non segue però altrettanto sentimento in ordine alle soluzioni: «Al di là dei buoni propositi del manager – affermano ancora i tre esponenti del centrosinistra – non abbiamo riscontrato segnali positivi. Per alcuni problemi, nonostante i proclami, ancora oggi mancano progetti ed idee. L’ospedale sta letteralmente cadendo a pezzi, ma la Asl non ha soldi per intervenire. Mirabella ci ha detto che proverà a chiedere finanziamenti, ma ad oggi non ci sono né soldi né uno straccio di progetto. Abbiamo denunciato la necessità di riattivare i posti letto soppressi a Medicina e Chirurgia, visto che le due divisioni hanno potenzialità per accogliere più pazienti. Abbiamo illustrato la carenza di personale che penalizza il laboratorio di Analisi, la carenza di infermieri, di cardiologi ed anestesisti, la mancanza o inadeguatezza di apparecchiature in molti casi rotte da mesi o comunque non al passo con i tempi, le file interminabili al Cup. Mirabella ha affermato di sapere tutto e ha fatto cenno a tentativi di risolvere questo o quel problema. Risposte concrete, però, non ne ha date. Il pericolo insomma – così paventano da Padovani, Caponera e Sugamosto – è che questa situazione niente affatto allegra rischi seriamente di provocare quantomeno il declassamento dell’ospedale».

P. Ant.