Cronaca di Frosinone

Domenica 4 luglio 2004
NUOVA lettera della Cisl Fps di Frosinone, settore sanità, al direttore generale della ...

... Asl, ai direttori sanitario e amministrativo e al responsabile del 118.
Il segretario Angelo Ricci, spazientito dall’atteggiamento dilatorio dei massimi vertici dell’Azienda sanitaria, verga una lettera di fuoco, nella quale denuncia il comportamento dei responsabili in indirizzo «colpevoli di non risolvere le problematiche del servizio ì118» con gli operatori costretti anche a turni di 12 ore ciascuno.
«Premesso che la turnazione è materia di contrattazione in quanto trattasi di organizzazione del lavoro e che codesta Azienda non ha espletato la procedura prevista dal CCNL – scrive Angelo Ricci, segretario generale della Cisl Fps sanità - e considerato, altresì, che la turnazione in atto non consente ai dipendenti il necessario recupero psico-fisico previsto dalle norme di legge a tutela della salute dei lavoratori, considerato che è stato anche disciplinato l’istituto della reperibilità solo per alcune postazioni, preso atto che la postazione di cassino rimane sempre la più disagiata e carente di personale ed a tutt’oggi non abbiamo avuto notizie circa la liquidazione delle spettanze arretrate, La Cisl Fps di Frosinone, rinnova la richiesta di incontro al fine di affrontare e risolvere una volta per tutte le questioni sollevate”. Il segretario Ricci, contesta, alla luce della cronica carenza di personale infermieristico, alla direzione dell’Asl la politica di aprire nuovi reparti "fantasma", di strombazzare l’implementazione di nuovi servizi quando sono più consapevoli di non poter far fronte alle necessità degli utenti vista la mancanza di personale è come il cane che si morde la coda. L’Asl deve capire che non è rinviabile un confronto serio e a tutto campo con il sindacati – conclude Ricci – per una migliore organizzazione dei servizi, per un razionale ed ottimale utilizzo del personale che ne salvaguardi l’integrità psico-fisica e che non lo sottoponga a turni massacranti che alla lunga possono influire su qualità e quantità delle prestazioni».
Lo stesso Ricci, a nome della propria organizzazione sindacale minaccia, in caso di ulteriore silenzio e immobilismo da parte dei vari responsabili chiamati in causa, di ricorrere a tutte le iniziative sindacali, non escluse azioni di mobilitazione e sciopero.

A. G.