Cronaca di Frosinone

Giovrdì 29 luglio 2004
«San Raffaele», Cisl-Fps molto critica

CASSINO — La Cisl-Fps di Frosinone interviene sulla difficile situazione che vivono i lavoratori della casa di cura «S. Raffaele» del gruppo Tosinvest, dove è in stand by un provvedimento di licenziamento di cento unità sui circa quattrocento occupati. Il segretario generale Angelo Ricci scrive una lettera all’assessore regionale alla sanità, l’azzurro Marco Verzaschi e al prefetto Aurelio Cozzani, con la quale rappresenta lo stato di forte preoccupazione in cui sono costretti a operare i dipendenti a causa dell’incertezza economica della casa di cura privata che non è in grado di assicurare la puntuale corresponsione delle retribuzioni, con l’aggravante che esiste una procedura di licenziamento di cento unità, al momento congelata ma non revocata a seguito di un intervento delle istituzioni e dell’assessore provinciale alle politiche del lavoro Ettore Urbano. Ricci chiede all’assessore Verzaschi di far seguire i fatti alle parole, di dare corso agli impegni assunti mediante il saldo del credito che il «San Raffaele» vanta nei confronti della Regione Lazio per prestazioni erogate ed effettuate negli ultimi anni. Credito che si aggirerebbe intorno ai settanta milioni di euro.
«Ci troviamo di fronte a una situazione non più sostenibile e soprattutto non tollerabile – ha sottolineato il segretario della Cisl sanità di Frosinone Angelo Ricci – le cui responsabilità non possono ricadere sui lavoratori, sul personale e sui degenti. Siamo costretti nuovamente a riproporre alle istituzioni la soluzione del problema prima che si mettano in atto da parte della proprietà della casa di cura "San Raffaele" provvedimenti drastici».
Pare che l’assessore regionale alla sanità, Verzaschi, spinto anche dalla segreteria regionale del sindacato «bianco» abbia dato disposizioni o si accinga a farlo per corrispondere un sostanzioso anticipo alla casa di cura cassinate in maniera tale da fronteggiare, almeno, l’emergenza.

A.G.