Cronaca di Frosinone

Sabato 13 novembre 2004

Sei gonfaloni sfilano insieme a Ceccano: «Ospedale dimenticato, uniti contro la Asl»

di CLEMENTE RINALDI

Vogliono che il "Santa Maria della Pietà" aumenti i posti letto e le prestazioni. Reclamano più servizi per un comprensorio bistrattato dal punto di vista sanitario. Ecco perché questa mattina capeggeranno il corteo organizzato per protestare nei confronti di Asl e Regione.
I sindaci di Ceccano (Antonio Ciotoli), Amaseno (Giannantonio Boni), Castro dei Volsci (Antonio Borsa), Giuliano di Roma (Aldo Antonetti), Vallecorsa (Tarcisio Tullio) e Villa Santo Stefano (Enrica Iorio) hanno deciso di fare sul serio, unendo i loro sforzi per una battaglia comune. Basta, quindi, con azioni estemporanee e slegate, via libera invece ad un coordinamento territoriale che tuteli le esigenze di una popolazione di quarantamila abitanti. Ceccano, in qualità di centro più grande e sede dell'ospedale, funge da "capofila". E proprio lungo le strade della città bagnata dal Sacco si snoderà oggi la manifestazione denominata "La sanità pubblica è un diritto: difendiamolo".
Nei giorni scorsi gli amministratori avevano già avuto degli incontri per preparare l'evento. Ora un manifesto affisso in tutto il circondario annuncia i particolari dell'iniziativa. Dunque il corteo, con in testa i Gonfaloni comunali, muoverà alle 10 da piazzale Bachelet (zona ex pretura) per arrivare sotto le finestre del nosocomio di via Borgata.
Quali le richieste? L'attivazione del Pronto Soccorso (attualmente funziona un punto di Primo Soccorso), il potenziamento della struttura (restaurata con una spesa di oltre 15 miliardi delle vecchie lire ma quasi del tutto "deserta"), insomma la valorizzazione della sanità comprensoriale. In effetti il "Santa Maria" vive una situazione paradossale: per le degenze vere e proprie c'è appena il reparto di Medicina (19 posti letto), mentre le camere operatorie sono aperte solo per il "Day Surgery", cioè i piccoli interventi chirurgici che non necessitano di ricovero.