Cronaca di Frosinone

Mercoledì 10 novembre 2004

«SUL reparto di riabilitazione della Asl di Frosinone si continua a prendere in giro gli utenti

All’interrogazione nella quale chiedevo un intervento urgente per porre fine al degrado e ai disservizi delle prestazioni, con pesanti infiltrazioni d'acqua che hanno determinato la chiusura di alcuni locali, l'assessore regionale alla Sanità, Marco Verzaschi, ha risposto con una… non risposta». Così il consigliere regionale Ds Francesco De Angelis, insoddisfatto delle risposte dell’assessore, il quale ha affermato che le copiose infiltrazioni d'acqua piovana non hanno fatto venir meno, grazie alle misure adottate, condizioni igieniche soddisfacenti e adeguata sicurezza per utenti ed operatori. L’assessore ha aggiunto che la disattivazione di alcune linee elettriche e la dislocazione delle apparecchiature elettromedicali in locali idonei hanno eliminato qualunque rischio di cortocircuito, che l'impianto di idrokinesiterapia necessita di interventi piuttosto rilevanti ; che la diminuzione del numero delle prestazioni di Fkt ambulatoriali deriva dall'impiego del personale anche presso le unità di riabilitazione post-acuzie di Ceccano e Ferentino; che le liste di attesa per prestazioni di Fkt ambulatoriali non si discostano da quelle di analoghe strutture della Regione Lazio.
Ogni aspetto di questa singolare risposta, secondo De Angelis, lascia alquanto perplessi, tanto più che il problema della sicurezza non è stato risolto, mentre i pazienti sono costretti a cambiarsi in stato di promiscuità. I macchinari spostati sono andati a restringere ulteriormente gli spazi che non sono adeguati e rispondenti alla legge e le infiltrazioni di acqua presenti nei locali attigui possono penetrare nelle pareti e nelle canaline dove passano i fili elettrici e non scongiurano, di fatto, il pericolo di eventuali corti circuiti. «Sembra – afferma De Angelis – che l'assessore voglia definitivamente seppellire la piscina dove si svolge la idrokinesiterapia che, quindi, è messa a serio rischio. Evidenziando la valutazione dei costi e benefici e considerando l'esclusione del servizio dai livelli essenziali di assistenza appare chiara l'intenzione di lasciar abbandonata tale struttura che, invece, con appena 15 mila euro potrebbe essere riattivata e consentire un incremento del servizio di riabilitazione necessario. Quando poi si afferma che la diminuzione del servizio di riabilitazione è dovuto allo spostamento del personale ai presidi ospedalieri di Ceccano e Ferentino mi vien voglia di allargare le braccia. Così anziché incrementare il personale per garantire una funzionalità dei vari servizi sparsi sul territorio si preferisce spostare il personale ottenendo risultati mediocri in ogni settore. Da stendere un velo pietoso sull'ultimo punto, quello delle liste di attesa per le prestazioni di fisioterapia ambulatoriali nel quale si dice che i tempi non si discostano da quelle di analoghe strutture sanitarie. Secondo me attendere tre-quattro mesi per fare fisioterapia è scandaloso e se a Roma o altrove sono in condizioni simili non vale il detto "mal comune mezzo gaudio" ma si dovrebbe attuare una politica volta a ridurre questi scandalosi tempi. Il centro-destra – conclude – ancora una volta ha dimostrato come intende non risolvere i problemi della sanità. Dimostrazione di questo atteggiamento sono anche le dichiarazioni rilasciate dopo la visita agli ospedali di Sora e di Arpino del neo Presidente regionale della Commissione Sanità, Antonio Abbate».