Cronaca di Frosinone

Giovedì 10 febbraio 2005
Azienda sanitaria, Di Stefano invoca una rapida soluzione per i «mansionisti»

IL consigliere regionale Enzo Di Stefano ha presentato un’interrogazione al presidente della giunta regionale, Francesco Storace ed all'assessore alla sanità, Marco Verzaschi, chiedendogli di intervenire presso la Asl di Frosinone affinché l'azienda sani la situazione dei cosiddetti «mansionisti», ossia lavoratori che da anni svolgono una mansione diversa rispetto a quella prevista al momento della assunzione. Si tratta di un problema che interessa oltre 80 dipendenti, nella sola Asl di Frosinone, e diverse centinaia in tutti i distretti sanitari della provincia. Nell’interrogazione di cui sopra, Di Stefano premette che la normativa in essere prevede la regolarizzazione delle posizioni dei dipendenti del pubblico impiego che svolgono mansioni diverse rispetto a quelle previste dalla loro qualifica di assunzione. Nonostante ciò, aggiunge Di Stefano, sono numerosi i dipendenti della Azienda Asl di Frosinone che, per esigenze di servizio, con spirito di abnegazione e diligenza ricoprono da anni, in qualche caso da decenni, incarichi amministrativi assolutamente diversi dalla qualifica cui appartengono e in relazione alla quale gli stessi vengono retribuiti. Il consigliere osserva ancora che la stessa Asl si è interessata più volte, anche in sede di tavolo negoziale e di trattativa sindacale, a questa anomalia, disponendo anche ricognizioni sull'esatto numero dei dipendenti cosiddetti "mansionisti", ma che, ad oggi, e nonostante le ripetute sollecitazioni delle organizzazioni sindacali, l’anomalia non è stata sanata e nemmeno si prevede una sua soluzione a breve a causa, innanzitutto, di difficoltà legate al reperimento delle risorse finanziarie indispensabili. Di qui, da parte di Di Stefano, la richiesta di conoscere «quali tempestivi provvedimenti si intendano adottare per risolvere la vertenza e accogliere dunque le legittime attese di lavoratori che reclamano il riconoscimento dei propri diritti maturati nelle more di rapporti lavorativi che, in gran parte, si protraggono da decenni».

R. D. C.