Frosinone

Giovedì 6 aprile 2005
Nulla di fatto nella riunione della UIl Fpl con la direzione generale dell'Asl
Produttività collettiva al palo
Le organizzazioni sindacali non approvano i criteri di liquidazione

Riceviamo e pubblichiamo a firma del rappresentante Rsu Uil Fpl Pasquale Paolucci la seguente nota: "Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione del 5 aprile 2005, tra le R.S.U., OO.SS. e la Direzione Generale dell'ASL di Frosinone sul tema della produttività collettiva del comparto relativa all'anno 2003. All'origine la richiesta di rivedere l'applicazione dell'istituto a causa delle numerosissime lamentele da parte del personale dipendente che ha indirizzato, alla Direzione generale ed ai responsabili delle varie unità operative, centinaia di richieste scritte di chiarimenti. Questa la sommaria ricostruzione dei fatti: sperimentando una formula più volte riveduta e corretta l'ASL di Frosinone aveva liquidato, a settembre del 2003 e nell'aprile 2004, somme praticamente irrisorie a tutto il personale, di ruolo e non di ruolo, sulla base della qualifica posseduta e del periodo di lavoro effettivamente prestato nel corso dell'anno, lasciando da parte una quota del fondo pari al 25% del totale. Nonostante le ripetute sollecitazioni di parte sindacale, soltanto nello scorso mese di marzo, l'Azienda ha provveduto al saldo, liquidando somme che, contrariamente a quanto annunciato e sottoposto ai lavoratori nella firma del cosiddetto "contratto di budget" (150/170 euro medi pro capite), ha visto pochissimi lavoratori percepire cifre milionarie (il riferimento è alle vecchie lire), molti altri nulla e la maggioranza percepire cifre che, se pur in molti casi superiori alle aspettative, variano, da una unità operativa all'altra, senza che sia possibile comprendere le reali motivazioni delle differenze economiche. Queste differenze vengono pertanto recepite dai lavoratori come vere e proprie discriminazioni, ottenendo così un effetto esattamente contrario a quello che dovrebbe, di regola, perseguire il salario di produttività. In base alle dichiarazioni rese dal Direttore Generale si preannuncia un'analoga sorte per il 2004, la cui documentazione dovendo ancora essere ancora sottoposta al vaglio del nucleo di valutazione aziendale, probabilmente verrà corrisposta con le stesse modalità e con gli stessi tempi d'attesa (circa quindici mesi). Molti degli atti facenti parte della suddetta documentazione sono stati resi al termine dell'anno solare e nei primi mesi del 2005 mentre dovrebbero costituire la programmazione degli obiettivi dell'anno di riferimento. Le dichiarazioni di Mirabella hanno sollevato le proteste dei numerosi sindacalisti presenti che, dopo aver sottolineato le numerose irregolarità ed il mancato rispetto di quanto disposto dal contratto collettivo integrativo aziendale, hanno proposto, all'unanimità, di rimediare alla cervellotica applicazione dell'istituto, facendo ricorso al fondo di produttività dell'anno 2004, da liquidare in tempi brevi e tenendo conto delle somme già erogate per il 2003, riequilibrando così numerose disparità di trattamento."