Cronaca di Frosinone

Giovedì 1° settembre 2005
CASSINO Lo ha stabilito ieri la commissione dei capigruppo consiliari convocata d’urgenza dal sindaco
Nuovo ospedale, lunedì il sopralluogo
Il direttore generale dell’Asl ridimensiona la sospensione dei lavori (9 non 70 giorni)

di ERMANNO AMEDEI

CASSINO — Lunedì 5 settembre ci sarà un nuovo sopralluogo nel cantiere del nuovo ospedale di Cassino. E’ quanto stabilito ieri dalla commissione dei capogruppo consiliari convocata d’urgenza dal sindaco Bruno Scittarelli. Il primo cittadino della città martire ha ritenuto grave quanto appreso sui ritardi dei lavori. Da notizie assunte infatti pare che gli operai non mettessero piede nel cantiere da oltre 70 giorni. Al sopralluogo prenderà parte ovviamente il direttore generale della Asl Carlo Mirabella che in un comunicato ieri ha smentito la notizia dei ritardi nei lavori. «Sentiti il direttore dei lavori e il responsabile unico del procedimento – ha dichiarato Mirabella – ho appreso che l’impresa ha effettuato una sospensione per ferie di soli 9 giorni, dall’8 al 19 agosto scorsi». Aspetti questi che comunque verranno chiariti nel corso del sopralluogo del 5 settembre. Sempre nel corso della riunione di ieri mattina è stata ribadita inoltre la necessità di attuare concretamente il Piano Regolatore della Sanità, che prevede per Cassino l’istituzione del D.E.A. di secondo livello. Il sindaco Scittarelli, parlando di D.E.A. è tornato anche a rimarcare la difficile situazione del vecchio De Bosis: «L’esigenza di un veloce completamento del nuovo ospedale – ha detto – si rende sempre più impellente a causa del decadimento strutturale del De Bosis e delle sue apparecchiature. L’innalzamento della qualità dei servizi sanitari nella nostra città è legata indissolubilmente all’apertura del nuovo ospedale e all’attivazione del D.E.A.». Gli fanno eco le dure polemiche di Ernesto Polselli segretario cittadino dei Ds che ritiene le affermazioni di Scittarelli rivolte ad addurre tutte le responsabilità all’amministrazione regionale di centro sinistra. Polselli ritiene invece che le precarie condizioni strutturali ed operative del vecchio nosocomio sono di esclusiva responsabilità di quel centrodestra che fino a pochi mesi fa governava la Regione Lazio. Ricorda inoltre gli otto miliardi di vecchie lire che l’allora amministrazione regionale Badaloni (1999) mise a disposizione per il consolidamento e la messa a norma del vecchio ospedale, soldi che si decise di spendere diversamente dato che a breve sarebbe stato terminato il nuovo nosocomio. «Relativamente al ritardo attuale dei lavori la situazione è paradossale – si legge nel comunicato di Polselli – perché a lavori pressoché ultimati, l’attuale direttore generale Mirabella, di centro destra, ha bloccato tutta l’attività della USL, compreso gli atti relativi alla consegna dei lavori del nuovo ospedale, in attesa del ricorso presentato contro la regione Lazio che ha nel frattempo nominato un nuovo direttore generale. Se questo direttore generale di centro destra – conclude Polselli – ritiene di essere nel giusto, amministri, in caso contrario lasci la poltrona».