Cronaca di Frosinone

Giovedì 6 ottobre 2005
Ospedale, parte l’unità operativa di ematologia

FROSINONE – Un importante passo avanti per l’assistenza sanitaria della nostra provincia. Una tappa significativa e attesa da tempo. Oggi alle ore 11, nel presidio ospedaliero del capoluogo, verrà infatti inaugurata la dotazione di posti–letto (con relative moderne apparecchiature) dell’Unità operativa di ematologia, alla presenza del Vescovo Salvatore Boccaccio, del prefetto Aurelio Cozzani, del manager dell’Asl Giancarlo Zotti, della direttrice amministrativa Antonietta Costantini e di altre autorità. La struttura, unica nella nostra provincia, servirà a dare un’adeguata assistenza a tutti i soggetti con gravi patologie del sangue e che viene ad aggiungersi ad un altro «fiore all’occhiello» dell’Azienda sanitaria: il servizio di Emodinamica, ubicato sempre nel presidio ospedaliero di Frosinone, nel quale si possono effettuare sia la coronografia che l’angioplastica. L’Unità operativa, che assiste già circa 5.000 persone (alcune provenienti da regioni vicine e anche dalla Toscana), è diretta dal dott. Roberto Marra (da tre anni a Frosinone proveniente dal Policlinico Gemelli e oggi sarà presente anche il primario prof. Leone) e l’organico si compone di 11 medici, tecnici e personale paramedico. La dotazione della struttura è di dieci posti–letto, distribuiti in quattro camere da due posti–letto e due con letto singolo in ambientre sterile. Il costo è stato di 500.000 euro. Un traguardo importantissimo raggiunto dall’Associazione per la Vita Carlo Donfrancesco che si è impegnata al massimo per la realizzazione e il completamento dell’Unità operativa di ematologia nell’ospedale frusinate al servizio di tutta la provincia. E non solo, come si è scritto sopra. Una significativa partecipazione del volontariato e del privato che hanno inteso così colmare le insufficienze del pubblico. Al riguardo si deve sottolineare pure il ruolo svolto dalla sezione AIL «Ireneo Ottaviani». L’associazione Carlo Donfrancesco interviene ormai da anni in questo delicato settore: è stata infatti protagonista della realizzazione del day hospital e dell’erogazione di ben 15 borse di studio. Perciò le va dato un pubblico riconoscimento per quanto di notevole ha realizzato al fine di raggiungere un grande obiettivo umano e sociale.

S. di N.