Cronaca di Frosinone

Sabato 4 marzo 2006
FIUGGI – Se il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq sarà la prima cosa che un eventuale...

di DIEGO MAULU

... governo Prodi dovrà stabilire, per non correre il rischio di passare alla storia come il governo più breve, la riforma della riforma Biagi dovrà essere la seconda. Ed a dirlo, oltre ovviamente agli alleati del professore (con alcuni che ne vorrebbero addirittura la cancellazione), sono anche i sindacati confederali. Anche da Fiuggi, dove la Uil ciociara ha concluso ieri il suo dodicesimo congresso provinciale. «Il precariato è il male da sconfiggere al più presto», hanno ripetuto infatti tutti i leaders del sindacato, a partire da Luigi Angeletti fino ad arrivare al segretario provinciale Domenico Fracasso. Precariato, riforma Biagi, fisco e tutto ciò che, secondo la Uil, in questi anni ha prodotto il cosiddetto lavoro flessibile che, se da un lato può andar bene nel breve periodo, dall’altro rischia di derubare i lavoratori di tutti i diritti finora acquisiti. Chiaro dunque che la riforma del lavoro sarà uno dei temi su cui il centrosinistra dovrà dare risposte immediate, cercando di far conciliare posizioni però, assai divergenti. Perché anche da Fiuggi la Uil fa sapere a Prodi, a Berlusconi (ed anche alla Cgil) che la riforma Biagi deve essere modificata, in alcuni casi rivista radicalmente, ma non certo cancellata. La priorità è il lavoro. Su quest’aspetto, ha ribadito Fracasso alla platea di delegati, il futuro governo dovrà concentrarsi. Per il segretario della Uil, infatti, anche la situazione socio-economica provinciale presenta le stesse urgenze e carenze di quella nazionale, ed è per tale motivo che le risposte che occorrono dovranno essere date nell’immediato futuro. Concetti ribaditi poi, anche da Luigi Angeletti che nel corso del suo intervento ha voluto porre l’accento anche sulla necessità di investire nella ricerca e nell’innovazione, dalle quali i lavoratori come le imprese, possano trarre utili vantaggi. Temi, secondo Angeletti, completamente tralasciati dal governo Berlusconi. Il congresso provinciale di Fiuggi, comunque, oltre a rappresentare un momento servito ad affrontare argomenti al centro del dibattito politico, alla vigilia delle elezioni di aprile, è stato soprattutto il momento del confronto fra il gruppo dirigente ed i vari delegati di categoria. Un confronto che si è inasprito anche a causa dell’iniziativa per il Parco della Ciociaria del giovedì. Quel progetto infatti, è stato interpretato dai metalmeccanici come una sorta di rinuncia alla battaglia per la difesa del settore industriale, anche se condivisibile come impegno del sindacato. Ma in un momento di crisi come quello che la Ciociaria attraversa, hanno sottolineato i metalmeccanici, il congresso avrebbe dovuto principalmente ribadire l’impegno per la tutela dei lavoratori dell’industria. Una spaccatura che, nonostante i richiami all’unità dei vertici regionali, ha spinto i metalmeccanici ad esprimere voto contrario al documento finale, ed alla conferma del segretario Domenico Fracasso.