Cronaca di Frosinone

Mercoledì 10 maggio 2006
ALATRI Proposta dell’ex assessore all’ambiente e sanità Fia per la collocazione dei ripetitori elettromagnetici
Siti comunali per le antenne

di PIETRO ANTONUCCI

ALATRI – Rendere operativi i siti individuati dal commissario Infante per accogliere i ripetitori per la telefonia mobile, incassare gli affitti ed avviare una politica di riduzione per tasse ed aliquote, alleggerendo il peso del fisco sulle tasche del contribuente alatrense. L’ex assessore all’ambiente e alla sanità Guido Fia (Margherita) torna sul tema dell’elettromagnetismo, al centro dell’attenzione generale nello scorso inverno a causa della «famosa» installazione di Chiappitto, proponendo una «ricetta» che intende coniugare più aspetti utili: la tutela della salute pubblica ed una manovra economica per rimpinguare le casse comunali e che dia vita ad una diversa stagione tributaria. Secondo l’ex membro dell’ultima giunta Morini, la prossima amministrazione comunale deve spingere al massimo lungo questa strada, tra l’altro concretizzando obiettivi già indicati e largamente condivisi su più fronti. «Abbassare l’Ici ed altre imposte locali - sostiene Fia - è praticabile, ma è chiaro che il Comune dovrà comprensare le entrate ed avere a disposizione nuove risorse finanziarie. E tali risorse possono essere reperite, ad esempio, con gli affitti derivanti dalla concessione delle aree pubbliche per le stazioni radio-base (le antenne, ndc) dei telefonini cellulari». Dunque, si tratta di portare tutti i tralicci, in particolare quelli per la nuova tecnologia umts, su zone di proprietà comunale, in modo che le aziende telefoniche versino all’Ente cospicui canoni. Come già scritto in passato, gli intendimenti già ci sono, gli accordi sono stati trovati ed i siti sono stati identificati (sono quattro: serbatoio dell’acqua vicino all’Acropoli, cimitero, curva Fanfarillo, serbatoio dell’acqua di Monte Reo, ndc), si tratta soltanto di materializzare il tutto. La questione concernerà sia i nuovi che i vecchi impianti: «Appena il futuro consiglio comunale sarà attivo, il traliccio della Vodafone collocato a Chiappitto dovrà essere trasferito nell’area sottostante il cimitero, così come dovrà essere spostata l’antenna della Ericcson nella zona di Scopigliette (destinata sull’altura di Monte Caprara, ndc), così come tutte le altre stazioni radio-base dovranno andare nei luoghi stabiliti a priori», dice Fia. Ma l’ex assessore guarda anche oltre, ad un altro importante sito, da bonificare e «che deve tornare in mano al Comune. Mi riferisco a Montelungo, dove vi sono installazioni di diverso genere, sia antenne per la telefonia mobile sia ripetitori per la televisione». Gli chiediamo se siano stati calcolati, anche solo in via del tutto ipotetica, i possibili introiti per le casse comunali che potrebbero arrivare dagli affitti dei siti. «Guardi - è la risposta - per i punti completamente disabitati si può parlare di cifre oscillanti attorno ai 20 mila euro annui; per le aree in prossimità di centri abitati, la somma dovrebbe lievitare almeno intorno ai 40 mila euro all’anno. Inoltre, va considerato che ogni importo potrebbe essere moltiplicato anche per quattro, tante volte quante sono le compagnie telefoniche (Tim, Vodafone, H3G e Wind, ndc) che potrebbero appoggiarsi ad un’installazione». Per una maggiore comprensione dell’intera questione, c'è da evidenziare infine che, con delibera commissariale del 31 marzo, la dottoressa Anna Infante ha recepito il nuovo piano dei siti studiato dall’ingegner Fabio Garzia e concordato con tutte le società telefoniche interessate. In merito, la stessa Infante poteva dare il definitivo input tecnico e burocratico procedendo alla stipula delle intese con le varie società telefoniche, tale scelta però è stata demandata ai politici che si insideranno dopo le elezioni comunali.