Cronaca di Frosinone

Venerdì 21 luglio 2006
LE solite «denunce» della stagione estiva di tutti gli anni: chiusure ...

... di reparti e prestazioni ridotte. Solita malasanità insomma. Ma è così? Non sempre è così, anche se si vorrebbe fare apparire il contrario, come se fosse un caso eccezionale riguardante solo la provincia: quando riguarda tutto il territorio nazionale. Perché il motivo fondamentale è questo: deve o no (come tutti i lavoratori) il personale sanitario usufruire delle ferie? Certamente sì, come per legge. La montatura poi sta in un altro fatto: nella stagione estiva manca la «domanda», cioè le operazioni ed i ricoveri cosiddetti programmati fanno registrare una sensibile contrazione perché negli ospedali rimangono perlopiù vecchietti messi impietosamente in parcheggio in quanto d’impaccio a godersi le ferie da parte di familiari senza scrupoli. Questa situazione si sta registrando a Cassino e un po’ in tutta la provincia. E si registrerà ancora. Ieri l’Asl ha precisato la «chiusura» di alcuni reparti nel nuovo ospedale. «Per quanto riguarda il funzionamento di un’unica sala operatoria – si spiega in una nota – ciò è dovuto alla necessità di consentire al personale di poter usufruire, come ogni anno, delle ferie, tenendo anche conto che nel periodo estivo diminuisce notevolmente l’attività operatoria programmata. Resta inteso che i casi urgenti hanno la precedenza assoluta». E in merito alla segnalazione di casi di meningite, sempre a Cassino, l’Asl puntualizza: «Non si sono registrati né uno né tre casi sospetti di meningite ma si è verificato un unico caso accertato di encefalite virale con il trasferimento a Roma di un bambino per le cure del caso». Va aggiunto che un altro caso dubbio è attualmente all’esame del reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Frosinone. Anche in merito a questi fatti, il direttore sanitario aziendale, Raffaele Ciccarelli, ha tenuto a ridimensionare l’allarme riportato da qualche giornale. «Nessun allarmismo per carità – ha dichiarato a Teleuniverso – perché la situazione è sotto controllo e poi non esistono focolai in provincia». Per quanto riguarda la riduzione dell’attività ospedaliera a Cassino, il dott. Ciccarelli ha fatto presente che, rispetto agli anni precedenti, non si deve assolutamente parlare di chiusure di reparti ma di accorpamenti per consentire al personale di usufruire delle ferie, in considerazione del fatto che in questo periodo i ricoveri diminuiscono. «Abbiamo assunto – ha precisato – una trentina di operatori in più e prossimamente apriremo un paio di sale operatorie, di cui una dedicata esclusivamente alle urgenze. Si tenga poi conto che non abbiamo ridotto l’attività ambulatoriale».